Fonte: oraprosiria
Era un bellissimo paese. Come mi aspettavo, mancava la libertà politica. Ma sono soprattutto rimasto sorpreso in modo piacevole. Ho apprezzato molto l’ospitalità orientale, e ho sperimentato una società pacifica e ordinata che non avevo mai sperimentato prima nel mio paese o altrove. Rubare e insolenza erano praticamente inesistenti. Molti gruppi religiosi ed etnici vivevano in armonia tra loro.
Il paese non aveva debiti e non c’erano i senzatetto. Al contrario, oltre 2 milioni di rifugiati dai paesi vicini, come l’Iraq, erano curati e trattati nello stesso modo dei nativi siriani. Inoltre, la vita quotidiana era molto economica, come il cibo. Scuole, Università e ospedali erano gratuiti anche per noi stranieri. Ho parlato con un chirurgo francese che mi ha detto che gli ospedali in Siria erano meglio di quelli in Francia.
Come è cominciato il conflitto in Siria? L’opinione prevalente in Occidente è che le prime proteste a Homs sono iniziate pacificamente, e che le cose sono precipitate (escalation) perché il governo ha reagito in modo violento.
Doveva essere intorno a quel tempo. Il padre olandese Frans van der Lugt, che viveva a Homs e fu poi ucciso lì, aveva anche visto e segnalato tutto questo nelle sue lettere dove scriveva anche che non era la polizia che ha iniziato a sparare, ma invece i terroristi nascosti tra i manifestanti.
Il ministro olandese degli affari esteri Bert Koenders ha dichiarato che Assad dovrebbe essere processato dalla Corte penale internazionale dell’Aia per i crimini di guerra.
Assad non ha sbagliato niente?
Un anno prima dell’attacco con il gas velenoso, Obama ha detto che , “l’uso di armi chimiche implica una linea rossa”. In quel momento ogni giornalista dovrebbe aver pensato: “questo suona come il Presidente Bush, il quale ha detto che ” entro 48 ore, le armi di distruzione di massa dell’Iraq devono venire alla superficie”.
Ma i giornalisti si lasciano di nuovo ingannare.
Pensa che non siano stati commessi affatto crimini di guerra da parte delle autorità siriane? Nel mese di febbraio, Amnesty International ha pubblicato un rapporto su esecuzioni di massa in un prigione vicino a Damasco.
Cristiani, sciiti, drusi e alawiti forse. Ma anche sunniti?
Assolutamente. La stragrande maggioranza dei sunniti è pro Assad. Se tu vieni a Tartous, dove vivono molti sunniti, vedrai non solo immagini di Assad, ma anche di Putin.
Questo è falso. L’ultima storia è che Assad ha cremato migliaia di persone in quella prigione. Questo non può essere vero. Questa prigione è così piccola, che non avrebbero mai potuto fare questo in un breve periodo di tempo.
Amnesty ha anche detto che non può confermare la storia degli US di cremazioni.
Ma Amnesty non lo ha neanche negato. E nel frattempo, i media hanno ripetuto questa ridicola denuncia così spesso che il pubblico ha iniziato a credere che sia la verità.
Come vede il ruolo del giornalismo? Come è possibile che il loro punto di vista sulla Siria sia così diverso dal suo?
In un certo senso posso capire questi giornalisti. Hanno spesso una famiglia di cui prendersi cura.
Ma io non sono assolutamente in grado di capire come un’organizzazione come ‘Pax Christi’ supporta l’assassinio dei cristiani siriani. Agendo nel nome delle comunità ecclesiali, essi promuovono e sostengono questi cosiddetti “ribelli moderati”. In questo modo essi si sono messi completamente contro i cristiani, i vescovi e i Patriarchi in Siria.
Ho visto una presentazione di un cosiddetto esperto di Medio Oriente di Pax Christi. Alla fine del suo intervento, ha mostrato le sue fonti. Erano: Al Jazeera, Al Jazeera e Al Jazeera.
Per l’Occidente, è inaccettabile che la Siria sia ancora uno dei pochi paesi con una banca centrale che è veramente indipendente e che il paese non avesse nessun debito di stato e così non avesse bisogno di essere ‘salvato’.
E i turchi vogliono solo far rivivere l’Impero ottomano. È scandaloso quello che hanno fatto in Aleppo. La città di Aleppo era il cuore industriale della Siria. I turchi hanno smantellato tutte le fabbriche in pochi giorni e hanno trasportato il tutto in Turchia.
Israele è anche un motore molto importante dietro il conflitto. I sionisti vogliono uno stato ebraicopuro dal Nilo all’Eufrate. Vogliono tagliare la Siria in Stati piccoli, deboli, che lottano l’uno contro l’altro. Come il vecchio motto romano: ‘divide et impera’: dividi e domina. Gli israeliani stannobombardando la Siria, mentre curano i terroristi feriti e forniscono armi.
Questo è vero. Ma Hezbollah è uno dei più grandi movimenti di resistenza. Ho parlato con giovani uomini di Hezbollah, e dicono: “Abbiamo iniziato la nostra organizzazione, quando i sionisti sono venuti a cacciarci e uccidere le nostre famiglie. E quindi aiutiamo coloro che vengono eliminati nello stesso modo.”
Israele considera Hezbollah come un’organizzazione terroristica.
È anche grazie a Hezbollah che tanti cristiani e altri siriani sono ancora vivi. Sono venuti in nostro soccorso nelle nostre ore più buie. E lo stesso vale per l’esercito siriano e i russi. Se Putin non fosse venuto in nostro aiuto nel 2015, la Siria avrebbe certamente cessato di esistere.
Certamente ci saranno alcuni interessi in gioco. Ma Putin è un vero cristiano, che vuole difendere il cristianesimo. E vuole anche un ordine mondiale multipolare, in cui nessun paese domini gli altri. Infastidisce Putin che gli americani non rispettano le regole internazionali. Gli americani hanno rovesciato il governo ucraino e poi hanno avuto la faccia tosta di dire che i russi hanno risposto così aggressivamente. La Siria è un paese sovrano. Ecco quello che Putin sottolinea. Egli dice anche: «Non siamo in Siria per la protezione di Assad, ma per la protezione dello stato siriano». La Russia non vuole un altro stato fallito, come l’Iraq e la Libia. E non dimentichiamo: quello militare russo è l’unico l’esercito straniero in Siria con il consenso del governo siriano. Che cosa stanno facendo gli altri paesi in Siria? Gli americani? I francesi? I sauditi? Non hanno diritto di essere lì. Stanno solo lavorando alla distruzione della Siria.
Vi ricordate quelle immagini stile Hollywood su come l’ISIS ha fatto la sua entrata in Siria? Unacolonna infinita di Toyota nuove. Si muovevano attraverso il deserto come bersagli. Non sarebbe stato facile per l’Occidente di spazzarli via dalla faccia della terra ? Ma non è accaduto niente. E perché no? E come hanno fatto ad avere tante Toyota nuove? Chi gli ha fornito questi nuovi costosi fuori strada?
Ripetutamente sentiamo che l’ISIS ottiene ‘accidentalmente’ armi che erano destinate agli inesistenti ribelli moderati, e sentiamo anche che ‘per errore’ hanno bombardato le truppe del governo siriano. Gli Stati Uniti e i suoi alleati uccidono qua e là alcuni guerrieri di ISIS, ma queste sono piuttosto delle eccezioni.
I cristiani sono una minoranza in Siria. Come considerano la violenza dell’ISIS, al Nusra e altri gruppi? Come un problema dell’Islam?
Prima di tutto, essi considerano questi gruppi terroristici come strumento politico dell’Occidente per distruggere la Siria e per cambiare il regime. E non solo i cristiani, ma anche i musulmani in Siria sono dello stesso parere. Si vergognano dell’ISIS e Al Nusra. Dicono: “Questo non è l’Islam.”
Come vedete la violenza nell’Islam?
Neanche la Bibbia e la Torah non sono esenti da violenza.
E’ così. Ma le imperfezioni dell’Antico Testamento sono superate nel Nuovo Testamento. E del Corano, si potrebbe dire: è l’Antico Testamento senza lo spirito del Nuovo Testamento.
Ma Gesù disse: “Non sono venuto a portare la pace ma la spada.”
Se uno uccide o ferisce qualcuno con la spada, poi in tutta la cristianità nessuno dirà, “quell’uomo sta seguendo il Vangelo”. Ma se un musulmano si fa esplodere in mezzo a un grande gruppo di persone, poi ci sono musulmani che diranno, “in realtà dovrei farlo anch’io, ma non ho il coraggio.”
Ma le vostre esperienze con i musulmani in Siria sono principalmente positive?
Sono sempre stato trattato con la stessa ospitalità dai musulmani come dai cristiani. La Siria è uno stato laico. I siriani si considerano in primo luogo come siriani e in secondo luogo come cristiani, sunniti, grapi, alawiti o sciiti. È chiaramente visibile nel governo siriano: vi si vedono ministri di varie religioni. Ognuno può essere se stesso. La cooperazione armoniosa delle popolazioni è sempre stata una caratteristica della Siria. Si consideravano come una sola famiglia. Ho anche incontrato un colonnello dell’esercito siriano, un sunnita, che mi ha chiesto la benedizione prima di partire per Aleppo.
Che pensano i cristiani in Siria del sostegno dei governi occidentali ai gruppi jihadisti?
Soffrono per il fatto che i loro fratelli cristiani in Occidente li hanno abbandonati. Semplicemente non lo capiscono.
Forse ci sono cristiani in Siria che approvano il fatto che l’Occidente sostiene gruppi armati?
Non conosco queste persone, ma se li state cercando, forse li troverete. Ci sono sempre eccezioni alla regola, ma il siriano medio si oppone a qualsiasi supporto dell’Occidente verso qualsiasi gruppo armato.
E’ in contatto con qualche politico nell’Unione Europea?
Ho parlato con Herman van Rompuy, nel 2012, quando era presidente del Consiglio Europeo. Ho avuto l’impressione che sapeva a malapena dove era la Siria. Tutto quello che sapeva della Siria era fondato sui rapporti che descrivono il paese come la dittatura più terribile del mondo. Quell’incontro mi ha veramente deluso. Quando gli ho detto che nella mia esperienza il presidente Assad è sostenuto da una vasta maggioranza della popolazione, anche da quella sunnita, lui mi ha guardato come se avessi commesso un sacrilegio. Mi è sembrato che egli fosse principalmente preoccupato di non calpestare nessun piede dei membri del Consiglio Europeo. Ho letto che, nei Paesi Bassi, i partiti cristiani hanno votato a favore di una proposta di smettere di sostenere l’Esercito Siriano Libero, ma il partito di Geert Wilders “Partito della Libertà” ha votato contro. Riesci a capirlo? È perché sono sionisti? Se sei contro l’Islam radicale, come puoi votare per il sostegno ai terroristi islamici in Siria?
Molti siriani sono fuggiti in Libano e nelle zone in Siria sotto il controllo dello stato siriano. Che cosa distingue questi rifugiati da coloro che fuggono verso l’Occidente?
Tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di fuggire nelle zone controllate dall’esercito governativo lo hanno fatto, ad eccezione di quelli che non hanno più speranza per un futuro in Siria.
Giovani uomini che lasciano la Siria per l’Europa sono oggetto di critiche. Gli europei si chiedono: perché non lottare per il loro paese e proteggere le loro madri, sorelle e altri membri della famiglia?
È una disgregazione organizzata. Quei giovani sono stati attratti verso l’Europa, perché l’Europa deve essere islamizzata.
Sì, l’unico modo per sfuggire all’obbligo di servizio militare è nascondersi o fuggire all’estero. D’altra parte, molti uomini anziani si sono offerti come volontari nell’esercito.
L’Occidente impone sanzioni contro la Siria. Come i siriani riescono a sopravvivere?
Tanti aiuti sono portati nel paese attraverso la carità. Ma, con mia grande sorpresa – prima della mia partenza dalla Siria – ho visto farmaci provenienti da Aleppo. Così, nonostante tutta la devastazione, sono riusciti a ri-iniziare la produzione.
In una precedente intervista, lei ha espresso la speranza che il presidente Donald Trump avrebbe apportato modifiche alla politica degli Stati Uniti. E’ ancora così fiducioso su di lui?
Trump ha detto durante la sua campagna elettorale quello che qualsiasi persona sana di mente avrebbe detto al suo posto: “dobbiamo smettere di fornire armi ai gruppi di combattenti in Siria, perché non sappiamo chi sono. Smettiamola di intervenire in nazioni sovrane. E combattiamo il terrorismo insieme con la Russia. ”
Che era un messaggio pieno di speranza. Ma nel frattempo è venuto sotto attacco dello ‘deep state’, i veri dominatori del paese. Trump ha sparato quei missili verso quell’ aeroporto militare in Siria, probabilmente sotto la pressione dello ‘deep state’. Tuttavia, ha informato i siriani, così è stato fatto poco danno. La maggior parte dei velivoli erano stati già portati via e metà dei missili non sono neanche arrivati. Il giorno successivo l’aeroporto era di nuovo operativo.
E‘ in vacanza in Belgio. Tornerà con un cuore riposato in Siria? Ne ha passato di tempi turbolenti…
Nel 2013, Qara è stata presa da un enorme esercito di decine di migliaia i terroristi. Hanno camminato per le strade sparando. Noi ci siamo nascosti nei sotterranei del monastero. Dopo una settimana, l’area è stata liberata dall’esercito siriano. Questi erano solo 200 uomini! Hanno spinto indietro i terroristi verso il Libano, un gruppo dopo l’altro. Infatti i terroristi non formavano un’unità. Hanno anche combattuto tra di loro. Eppure, non c’è spiegazione umana del perché i terroristi appena arrivati non hanno preso il monastero.