Nel programma elettorale del neo sindaco si parla di “ritiro dalle biblioteche e dalle scuole comunali o convenzionate (nidi compresi) dei libri e delle pubblicazioni che promuovono l’equiparazione della famiglia naturale alle unioni di persone dello stesso sesso”
La notizia che nel programma elettorale di Federico Sboarina ci fosse un punto che annunciava “il ritiro dalle biblioteche e dalle scuole comunali o convenzionate (nidi compresi) dei libri e delle pubblicazioni che promuovono l’equiparazione della famiglia naturale alle unioni di persone dello stesso sesso” ha suscitato un vespaio di polemiche ed ha spaccato a metà l’opinione pubblica.
L’Arena ha riportato la replica del neo sindaco di Verona, Sboarina: «sono per il dialogo e di opinioni, così come per la libertà di espressione e il rispetto assoluto della libertà di stampa. Sono anche convinto che la famiglia è composta dalla mamma e dal papà, e difenderò questo valore anche nella formazione dei bambini e dei ragazzi».
Via libri “gender” da biblioteche e scuole, polemica su Sboarina
Fonte: www.vvox.it
Nella pratica, il nuovo sindaco Federico Sboarina, di fatto conferma ed attualizza le mozioni pro-famiglia del 1995 e si pone, come da programma elettorale, come baluardo della famiglia naturale, respingendo anche iniziative, gay pride ecc. che vanno in contrasto con tale indirizzo. (n.d.r.)