LA PRIORITÀ ASSOLUTA IN UNA CHIESA SENZA PAPA

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Risultati immagini per Crocifisso e Maria addolorataL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

La mancanza del vero Capo è dunque una certezza, anche se lasciando tante questioni in sospeso. Qui si apre un ventaglio di opinioni, che non dovrebbero, però, accantonare la priorità assoluta, che non cambia né dipende da circostanze o difficoltà umane.
Il problematico Conclave di Viterbo è un esempio della continuità di questa priorità assoluta nella fede dei figli fedeli della Chiesa. Né veramente manca oggi, se non nei sedevacantisti, da quando quelli più attaccati all’importanza della presenza del Papato, come voluto al Signore sono arrivati alla certezza, dato il suo stravolgimento, della vacanza. Ciò era allora una cosa sola con assoluta priorità di sempre. Ma chiaramente questa restava nell’ordine dei principi, da tener presente, fino alla fine del mondo.
L’ASSOLUTA PRIORITÀ DELLA CHIESA NEI NOSTRI TEMPI
Un principio fondante della Chiesa non cambia. Anzi, se raggirato diviene ancora più urgente. Nel caso attuale si è scoperto che la sua applicazione era sbagliata nel conclave che elesse Roncalli divenuto G23 perché questo era un deviato e proprio nel senso di mutare la Chiesa.
Poiché lo dimostrò, iniziando a operare in questo senso, il suo conclave è nullo. Ciò vale per i successori e per accresciute ragioni di deviazione nella fede. La situazione è interamente inquadrabile nel MISTERO D’INIQUITÀ, perdurante da quasi sessant’anni.
La sola soluzione è nell’intervento divino per ristabilire la Chiesa come è stata edificata da Dio.
Ma un’azione è richiesta ai sui figli, che tale intervento sia supplicato secondo la testimonianza della Sua integrità e priorità assolute nella Fede; che sia nelle mani del Signore.
E nessuna supplica può esse più piacevole a Dio Padre che quella attraverso il Santo Sacrificio del Figlio.

La visione di Mgr Guérard des Lauriers di difendere ad ogni costo questo canale privilegiato della Grazia, era la giusta, anche in rapporto a quella di Mgr Lefebvre. Ma doveva farlo ponendo tutto integralmente nelle mani del Signore. A causa delle sue elucubrazioni teologali che vogliono la Chiesa sempre legata a una idea di chiesa «materialiter», ciò non funzionò proprio per aver perso di vista la priorità assoluta della continuità pura e semplice del Papato, creando tanta confusione.
Adesso per il 13 di ottobre di Fatima, avremmo un altro prete uscito dalla neo FSSPX, che ha chiesto di venire perché non più in comunione con gli anticristi a Roma. Sembra che più e più dei preti i fedeli capiscano l’inganno e, anche andando incontro a tante difficoltà, rompano questi vincoli perversi con l’altra chiesa. Siamo in pochi, ma speriamo che il Signore senta la supplica fatta attraverso la Santa Messa perché ristabilisca la posizione del Suo Vicario.
Esso sarà quello per la promessa finale di Fatima. Per ora la mia collaborazione si ferma qui. A breve, nei Sacri Cuori di Gesù e Maria.
P.S. della Redazione di Agerecontra.it: Mgr. Lefebvre, col suo sedeplenismo pubblico, con le sue scelte diplomatiche, provocò a nostro avviso, una mentalità ed una prassi scismatiche, che permangono tutt’ora, alimentando la peggior confusione nell’orbe cattolico, che i suoi successori, posti da lui stesso in posizioni apicali, hanno sbracato in maniera totale. Perciò, pur rispettando l’opinione dell’autore, non vediamo una “neo FSSPX” ma una FSSPX in continuità con l’eredità pubblica lasciata dal fondatore. L’ipotesi teologica di Mgr. Guerard non ci ha mai visto come sostenitori, in quanto siamo sedevacantisti simpliciter.

 

21 Risposte

  • Più che elucubrazioni quelle di mgr Guerard Des Lauriers sono chiare CONSTATAZIONI che infastidiscono e confondono gente superba, avventata e confusionaria e/o tonta! Non capisco perchè questa posizione teologica debba essere così stigmatizzata e osteggiata dal momento che presuppone la vacanza, almeno formale, della Sede Apostolica! Sig. Arai, si metta il cuore in pace, non potrà mai sostitursi alla Chiesa nel dichiarare invalido un Conclave, anche se davvero lo fosse! I suoi sì che sono ragionamenti dozzinali che trovano il tempo che trovano, espressi oltretutto in un italiano terrificante!

    PS: anche io penso che il Conclave che ha designato Roncalli sia stato con tutta probabilità invalido. Detto questo, le mie prese di posizione valgono quanto le sue: ZERO spaccato!

  • Noi di Christus Rex non crediamo all’ipotesi teologica di Mgr. Guerard perché già il Magistero Perenne della Chiesa prevede la vacanza della Sede Apostolica per eresia manifesta. Ex can. 188 del Codex 1917 CONSTATIAMO che essi sono decaduti da ogni Autorità “ipso facto” et “sine ulla declaratione” perché sono Modernisti. L’invalidità degli Ordini Sacri a partire dalla riforma degli stessi produce Sacramenti invalidi. Mgr. Guerard poneva un termine alla sua ipotesi teologica, che cercava comunque di dare una risposta ad una crisi senza precedenti. Essa si sarebbe conclusa con la morte dell’ultimo cardinale fatto da Pio XII. Questo termine è stato ampiamente superato. Oggi siamo alla vacanza della Sede Apostolica ed alla drastica riduzione della visibilità della Chiesa.

  • Tempo al tempo: se, come penso, l’elezione nulla di un falso papa era contenuta nel terzo segreto di Fatima, non credo proprio che la Vergine Maria si faccia ammutolire dal clero apostata e disobbediente. Prima o poi la verità verrà fuori in qualche modo e il Signore stesso distruggerà la falsa chiesa rimettendo le cose a posto. Tra l’altro, se non sono o non verranno distrutti, resterebbero i segretissimi verbali dei conclavi, il testamento del card. Siri, secretato fino al 2029 ed altro ancora. Si confronti questa vicenda con quanto narrato nel profeta Geremia in tutto il capitolo 36 e ancora al cap. 51, 60-64: a Dio non la si fa.
    Il Signor Arai non può certamente imporre la sua tesi alla Chiesa, ancorché plausibilissima, ma ha il merito di tenere viva l’attenzione, la vigilanza e la speranza.

  • “decaduti da ogni Autorità”
    Certo, infatti ne sono privi. Non hanno alcuna autorità bensì rimangono titolari di diritti in virtù di una loro legale designazione.
    Ne’ voi, ne’ mgr Des Lauriers potete decidere come e quando revocare questi diritti ma solo la Chiesa per mezzo dell’organismo giuridico che li ha asseganti può farlo. La Sede è sì vacante ma purtroppo legamente occupata da un impostore! Un atto giuridico fino a quando viene autoritativamente dichiarato nullo produce comunque degli effetti. Altrimenti chiunque avrebbe la possibilità di sindacare arbitrariamente qualsiasi cosa!
    Detto questo, io non ce l’ho con Christux Rex che si sono sempre, a quanto mi risulta, approcciati, ai sostenitori della tesi sedeprivazionista con rispetto, pur non condividendola. Mi infastidisce solo che la si giudichi(come fa il sig. Arai), dimostrando oltretutto di non averla capita o di non volerla capire per ciò che è, una “elucubrazione mentale”, dando per scontato che quanti liberamente la sostengono siano, oltre che degli stupidi, pure praticamente non cattolici! Lasciar chiaramente intendere questo è cosa fastidiosa e temeraria!

  • “Elucubrazione mentale”, peraltro ampiamente farneticante è quella (fortunatamente molto minoritaria, se non “mono-cellulare, di cui parliamo solo perché ha una sua visibilità sui social, in particolare Youtube) secondo la quale Mgr. Lefebvre sarebbe stato certamente sedevacantista, se oggi fosse vivo. E’ farneticante perché si mette in bocca ad un prelato morto nel 1991 quello che MAI volle dichiarare come linea ufficiale propria e della sua opera, tirandolo per la tonaca (morta e sepolta…) sulla base di un paio di frasi estemporanee. Controversa è anche la versione per cui nella FSSPX fino ad un certo punto fosse consentito il “beneficio del dubbio” in merito alla legittimità dell’Autorità (posizione teologicamente sbagliata perché l’Autorità è o non è, tertium non datur!) e poi neppure quello. Infatti risultano varie epurazioni di sacerdoti sedevacantisti nel corso degli anni ’80, quando Mons. Lefebvre era vivo e vegeto. E’ famoso il suo discorso contro il sedevacantismo, riportato anche dalla biografia scritta da Mons. Tissier de Mallerais. E’ arcinoto che, in vita, egli mise nei posti apicali sacerdoti e vescovi che NON erano sedevacantisti. Alcuni di questi erano e sono altresì, ostili al sedevacantismo più che al modernismo! E’ arcinoto che il modo pubblico e ufficiale con cui Mgr. Lefebvre si rivolgeva ai vari Montini e Wojtyla era sempre con appellativi quali “Beatissimo Padre”, “Sua Santità” e quant’altro anche quando li criticava come “anticristi”, creando la vera contraddittorietà: o il “papa” è “Sua Santità” e quindi non può essere un “anticristo” oppure il Papa è “Beatissimo Padre” e quindi il Vicario di Cristo in terra cui si deve obbedienza e sottomissione, sia nel Magistero ordinario che in quello straordinario. Noi oggi, dovremmo parlare dell’ “equivoco Lefebvre” se vogliamo iniziare un serio, pacato, non manicheo e rigoroso studio storico-teologico su di lui e sulle sue azioni. Così da poter sganciare definitivamente la Tradizione Cattolica da chi non può avere l’ imprinting su di Essa. Così come non è possibile rifarsi direttamente a lui oggi, per essere credibili, nella autentica Tradizione Cattolica.

  • In questi giorni ‘e stata pubblicata una lettera sugli errori teologici do Bergoglio (nome artistico Francesco 1), il quale ha assunto dopo un colpo di stato, poich’e l’anteriore non riusciva a esecutare la riforma della riforma. Allora l’attuale si ‘e compromesso coll’abominazione finale, avviando la riforma delle parole della Consacrazione e, … sono tutti zitti. Questi teologi-geni partono dal principio che lui ‘e papa: assistito dal Spirito Santo. Questo mi fa pensare alle persone sul Titanic, che ballavano al suono dell’orchestra, facendo finta che non sarebbero andati all’inferno. Salve Maria co-Redentrice.

  • Non capisco, Christus Rex,
    è rivolto forse a me il pippone su Lefebvre?
    No perchè a me non stupisce affatto la situazione della FSSPX, visto il comportamento quasi schizofrenico del fondatore. Trovo i loro comportamenti ambigui, quasi viscidi e molto disturbanti. Quindi sono uno di quelli che non pensa affatto che Lefebvre fosse sedevacantista, semmai constato che una delle sue tante personalità abbia pronunciato alcuni discorsi praticamente sedevacantisti!

  • @no Alessandro, assolutamente non è rivolto a lei. E’ in generale ed in particolare alla micro-cellula esistente in Italia che confonde i fedeli perché ha una pur minima visibilità pubblica.

  • Equivoco, relativamente alla “chiesa conciliare”, della “correctio filialis”. Ripigliando da san Tommaso tale argomento, noi ci rivolgiamo, supponiamo lealmente, a un superiore per correggerlo. Tale intenzione però risulta contraddetta dal fatto che quel superiore ricusa al suo stato di superiore (per quanto seguiti a farla in pratica da superiore, poiché esercita un potere visibile, dacché non vive anonimo in un eremo, bensì davanti a telecamere, microfoni e cellulari..). Il Vaticano II, come ha notato Amerio, sfugge alle essenze, prende cioè la via dell’ambiguità. Se il Papa cui ci rivolgiamo per la “correctio filialis” fosse davvero il Papa, egli senz’altro accoglierebbe il consiglio (nel raro caso che un Papa che sia un Papa possa confondersi in materia di fede..), mentre se quello cui ci rivolgiamo come al Papa non ha, lui per il primo, nessuna, nessunissima, intenzione di essere riconosciuto come Papa secondo essenza (cioè in pratica come esercitante la “plenitudo potestatis” che la carica giuridico-spirituale gli conferirebbe), la correctio ricade nel vuoto ed alimenta, anzi, il giuoco del nemico (che della confusione si pasce). Abolendosi, almeno a livello argomentativo, il concetto di aseità del reale, cosa extramentale in sé (stat Veritas) e così anche la trascendenza stessa, come potrebbe intendere una correctio filialis (prodotta in spirito realistico, cioè con cognizione di causa), colui che è in fuga, tra le altre cose, dall’esser padre di chicchessia?..egli dice di essere un nostro fratello (ma, pure, ha, diversamente da tanti suoi “fratelli” un “potere politico” su cui, per quanto nel modo che sappiamo, egli pure continua a far leva); chi è infatti lui per poter giudicare? (eppure giudica, “pastoralmente”, cioè, di contro all’avviso di s. Paolo, conformandosi a questo secolo). Montini, spazientito, giunse a sospendere “a divinis” il vescovo Lefebvre (e quindi si contraddisse vistosamente rispetto al programma irenico della “chiesa conciliare”..merito di mons. Lefebvre quello di aver costretto ad emettere una condanna “gli speziali della misericordia”, rivelando così la fallacia della loro “modesta proposta”…ma si conoscono peraltro numerosi moti di dispotica stizza anche nel “papa buono”..), e tuttavia, ora come ora, il Bergoglio non ha nemmeno più da ricorrere alla scomodità di una scomunica, essendosi perfettamente accomodato nell’equivoco modernista dell’autorevole “non-autorità”. Potrà cavarsela con una “boutade”, uno strabuzzar d’occhi, un’alzata di spalle o, più semplicemente, seguitando, sornione, a farsi propaganda.

  • “E’ arcinoto che il modo pubblico e ufficiale con cui Mgr. Lefebvre si rivolgeva ai vari Montini e Wojtyla era sempre con appellativi quali “Beatissimo Padre”, “Sua Santità” e quant’altro anche quando li criticava come “anticristi”, creando la vera contraddittorietà: o il “papa” è “Sua Santità” e quindi non può essere un “anticristo” oppure il Papa è “Beatissimo Padre” e quindi il Vicario di Cristo in terra cui si deve obbedienza e sottomissione, sia nel Magistero ordinario che in quello straordinario.”
    Non sapevo questo di lefebvre, nella mia ignoranza mi erano ignote queste cose , ma è sempre un bene conoscere fatti come questi .

  • La situazione attuale non è drammatica, è catastrofica!!… Ci troviamo in quel tempo dove i santi e i mistici vedendoli, “tremarono”, e la Vergine venne dal cielo per avvertirci. Siamo smarriti e confusi come gli Apostoli quando arrestarono Nostro Signore, quindi leggere i segni dei tempi per noi non è facile anche se sappiamo quelli che sono. Monsignor Lefebvre è il nostro Sant’Atanasio della situazione, colui che dovremmo seguire, invece il
    demonio è riuscito ha dividere anche noi Cattolici rimasti in Sedevacantisti e Tradizionalisti, litigando sulle nostre posizioni e trascurando i veri nemici della Chiesa, i Modernisti!
    Dobbiamo abbandonare questa trappola che il demonio ci ha teso e dove ci ha scaraventati; ritorniamo ad essere Cattolici e combattiamo i veri nemici all’interno della Chiesa, e vedrete che Nostro Signore non abbandonerà il suo piccolo gregge.

  • In una Chiesa talmente disastrata il peggio è perdere perfino il senso del giusto Ricorso; dell’azione richiesta da Dio ai sui figli; perché tale intervento sia supplicato secondo la testimonianza della priorità assoluta nella integrità della Fede. E nessuna supplica può esse più piacevole a Dio Padre che quella attraverso il Santo Sacrificio del Figlio. Preti e fedeli devono chiedere al Signore che ripristini la Suo Autorità pontificale integrale, supplicando con tutte le loro iniziative, preghiere e sacrifici, consapevoli che solo Lui può farlo.
    Da quando i consacrati più preparati hanno capito, e una prima data può essere la firma nel 1965 della libertà religiosa da Paulo 6, è iniziato il periodo di studi per confermare la certezza dell’eresia e del decadimento dell’autorità nella chiesa del Vaticano 2. Si cercava negli anni ’70 la testimonianza della Comunione, mai apparsa, nemmeno per il Ricorso universale al Signore, che è quello certo, unico che restava ieri, oggi e resterà sempre. Non ci sono altri.
    I preti francesi più preparati e attivi hanno cercato allora l’abbé de Nantes, sospeso, per fare un fronte comune, già nel 1969. Ma questo li ha accusati di scisma e li ha messo alla porta in piena notte. Aveva altre idee e infatti è andato a Roma nel 1973 con tutto il suo gruppo per portare un Liber che accusava Paulo 6 di eresia, scisma e scandalo pubblico, affinché … giudicasse sé stesso! Iniziava l’epoca delle elucubrazioni per soluzioni personali! Allora è apparsa una tesi teologale che accantonava il RICORSO a favore proprio di elaborazioni aliene alla legge della Chiesa, specialmente della Bolla CUM Ex. Erano nel senso di giustificare la legittimità degli occupanti, ritenuti deviati matterialiter, ma col loro potere incontestabilmente legittimo. Fino a quando? Senza limiti. Si capisce che ciò rimane come un altro blocco per quelli della Sede Vacante nel loro Ricorso universale al Signore, che è quello certo, unico, che restava ieri, oggi e resterà sempre. Non ci sono altri. Noi restiamo, per ora soli, nella sua fedele testimonianza. Il Signore sia Lodato.

  • Signor Arai: oggi si scandalizzano quanto ai suoi ragionamenti; quando il fuoco arriver’a dal cielo, le persone verranno che lei e altri pochi sono moderati. Ma a loro rester’a solo qualche scritto, poich’e saremo all’eternit’a. Salve Maria co-Redentrice.

  • Gli eretici modernisti (anche quelli più “moderati” di rito tradizionale) dovrebbero meditare sulla spaventosa distruzione di Gerusalemme prima, della cristianità nordafricana e di Costantinopoli poi: l’apostasia, l’eresia e lo scisma alla fin fine non sono mai rimaste senza il loro giusto castigo.

    Per il resto:

    «Est ergo quinta opinio vera, papam haereticum manifestum per se desinere esse papam et caput, sicut per se desinit esse christianus et membrum corporis Ecclesiae; quare ab Ecclesia posse eum judicari et puniri. Haec est sententia omnium veterum Patrum, qui docent, haereticos manifestos mox amittere omnem jurisdictionem…» S. Robertus Bellarminus, De Romano Pontifice cap. XXX.

  • @Hector Hammond, infatti, noi dichiariamo come ingannatori coloro i quali vogliono, per motivi di bottega, travisare i fatti e far credere quello che non fu mai. La grande contraddittorietà lefebvriana ha prodotto tante scissioni “a destra” (su fronti sedevacantisti e sedeprivazionisti) quante “a sinistra” (su fronti accordisti con la Roma occupata). Il questo caos ha sguazzato e sguazza il nemico. La piccola Chiesa parallela di Econe cosa fa? Ecco che, dunque, chi ha sollevato negli anni e tutt’ora solleva il dubbio della falsa opposizione da parte della stessa non pare contraddetto dai fatti.

  • Sono vecchio ma ricordo: la religione, la fede , nella quale sono cresciuto è diversa da quanto propugnato dalla attuale gestione della vaticano spa.
    Assisto alla Messa festiva ma non mi accosto ai sacramenti perchè “una cum”. La diversità della neo chiesa (sic) è un fatto, un fatto ripugnante. Passiamo oltre: cosa debbo fare per restare cattolico? Un cattolico senza Chiesa? L’organizzazione vaticana esistente sta stravolgendo tutte le parole chiave della mia fede e io, in concreto, cosa debbo fare per salvarmi?

  • Mantenga quello che faceva prima. Viva con Fede, Speranza e Carità secondo il Catechismo di San Pio X. Per i Sacramenti, se non ha la possibilità di accostarsi a nessun “non una cum”, cerchi la confessione da un sacerdote anziano (ordinato con l’antico rito ante 1969, da vescovo valido) e santifichi la festa leggendo il Proprio della Messa del giorno, recitando il Rosario e compiendo uno o più atti di pietà. Almeno a Pasqua compia uno sforzo, se può, per assistere ad una S. Messa non una cum

  • Paolo, come riesci a rimanere nella Grazie senza Sacramenti? A me basta un soffio di vento e son già caduto sette volte!

    Sulla linea di Paolo ho ho anche una domanda: è possibile seguire le Sante Messe celebrate “non una cum”, senza però controfirmare le tesi teologiche (ma rispettandone l’importanza, come Cassiciacum e simili) senza asser accusati di “scisma” da chicchessia?

  • Se i Sacramenti validi e legittimi non ci sono, non si prendono! Sacramenti invalidi non danno Grazie. E’ già accaduto nella storia della Chiesa.
    Noi di “Christus Rex” abbiamo sempre ritenuta erronea la Tesi di Cassiciacum (che in realtà è un’ipotesi teologica che non è stata definita da nessuno come vincolante per la Fede) ma i sacerdoti che aderiscono a questa ipotesi teologica, pur essendo perfettamente consapevoli della nostra posizione sedevacantista sinpliciter, non ci hanno mai negato i Sacramenti.

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