di Matteo Castagna
Il Consigliere Comunale di Verona, Avv. Andrea Bacciga ha donato alla Biblioteca Civica, con il primo compenso ricevuto, una serie di libri non conformi, politicamente scorretti e cattolici fedeli alla Tradizione (Articoli accanto de L’Arena e Corriere di oggi. Ingrandire con il mouse per leggerli)
C’è l’On. Fiano in città, così un esponente del Partito democratico ha “denunciato” al suo compagno di partito l’attentato di lesa maestà al main-stream compiuto da Bacciga, ricevendo per questo gesto di grande coraggio, il plauso dell’On. Alessia Rotta. “Democraticamente”, è ovvio. Ma dimenticando che quella di Fiano non è legge dello Stato. Oggi si va da Fiano a fare ste cose? Mah… Forse, in nome della Cultura (con la “C” maiuscola!) bisognerebbe rimandare a scuola qualcuno che riveste incarichi pubblici. O donargli anche il cappello con le orecchie da asino. Un’ idea per un’iniziativa simpatica? Così, per sdrammatizzare, perché state schiumando di bile, come non mai… E poi gli oscurantisti saremmo noi?
E’ bastato che la donazione di alcuni classici del pensiero e della storia politica identitaria e di quella cattolica nell’accezione più tradizionale, certamente non conformi a quello dominante della sinistra, dei liberali e dei conciliari giungessero alla Biblioteca Civica, per scatenare una bagarre. Che sta proseguendo. Addirittura il Tg Verona delle 13.00 ha detto che sembrerebbe una “provocazione, più che una donazione”, ma il consigliere a Andrea Bacciga ha ribadito, con molta tranquillità, quanto già detto. Forse a qualcuno pare incredibile che un consigliere comunale possa devolvere per regalare cultura non allineata, per la lettura di chiunque lo desiderasse.
Dato il livello di alcuni, non può stupire. Pensate che i libri in questione, tra cui un testo su Sergio Ramelli trucidato dai compagni di Avanguardia Operaia e i cattolicissimi “Nel Terzo segreto di Fatima…il mistero dell’altra Roma” di Arai Daniele, “La Rivoluzione” di Mons. De Segur, a cura di Carlo Maria di Pietro, “Giuseppe figlio di Giacobbe” di Silvana De Mari ed un testo contrario al femminismo di Costanza Miriano, sono stati già tutti bollati come filo-nazisti dal soviet dei benpensanti. Non è provocazione. E’ Cultura controcorrente!
Allora, carissimi soloni della sinistra, carissimi conciliari, carissimi liberali, sappiate che tutti i libri donati dal consigliere Bacciga hanno una loro casa editrice, sono in commercio, liberamente acquistabili. Non sono libri clandestini. E’ tutto perfettamente in regola. Se poi, voi “democratici” (solo quando e con chi pare a voi) non li volete leggere perché esprimono idee, verità o esperienze che non vi piacciono o vi mettono in difficoltà, sono affaracci vostri. Ma non venite a “rompere i gabasisi” ai tanti veronesi compiaciuti del fatto che in Biblioteca Civica si possano consultare libri non conformi, che finalmente rompono lo schema della “cultura a senso unico” che ci propinate da quando vi siete accodati a chi ha vinto la guerra.