Sempre più pesante la censura nella Cina comunista

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Segnalazione di Corrispondenza Romana

Pesante nel 2017 la censura esercitata dalle autorità di controllo in Cina, ancor più che in passato: 128mila i siti oscurati perché ritenuti «pericolosi», altri sono stati multati, 30.900.000 le pubblicazioni ed i libri confiscati, 1.900 sono state le persone arrestate. A comunicarlo, è stata l’agenzia statale Xinhua. Per cadere sotto la scure del regime, basta diffondere notizie non autorizzate o critiche più o meno velate al partito comunista. L’avvento al potere di Xi Jinping, cinque anni fa, ha peggiorato la situazione.

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