Segnalazione Corrispondenza Romana
Incredibile situazione di tensione sociale e di degrado, quella messa in scena dallo scorso 30 gennaio nell’edificio A dell’Università Parigi VIII, a Saint-Denis: con la complicità di autonomi ed estrema sinistra, diverse decine di immigrati clandestini africani hanno occupato i locali. Si tratta di sudanesi, eritrei, etiopi e guineani, che pretendono la regolarizzazione “gratis” – ovvero saltando tutti i passaggi previsti per legge – ed un alloggio (sempre gratis).
I vertici dell’Ateneo hanno emesso un comunicato, in cui incredibilmente esaltano la propria «tradizione d’ospitalità e solidarietà» sin dai tempi – scrivono – «della fondazione». Per questo propongono un diploma specifico destinato ai rifugiati ed un programma, denominato «Pausa», destinato ad accogliere tutti gli scienziati perseguitati nei propri Paesi.
Nel concreto, però, il senso d’accoglienza dell’Università finisce ben presto, tanto che, dopo tante belle parole, si lamenta l’assenza di passi avanti nei negoziati con i clandestini e si biasima che ancora non li si sia accompagnati in «un luogo più appropriato, più ampio e sicuro» dell’attuale, che, se non fosse occupato abusivamente, dovrebbe essere, in realtà, sede di numerosi corsi. Insomma, se ne vadano ovunque, basta che lascino finalmente libere le aule… Mostrando così l’incoerenza di chi sventola l’utopia solo a parole, mai nei fatti.