Sovranista è la Merkel, mica Salvini. E del tipo più tribale, corto ed ottuso.
M’è capitato di ascoltare su Radio Radicale un intervento di Maurizio Molinari, il neocon direttore de La Stampa, sulla “rivolta del ceto medio” che è diventato anti-europeista e vota per i “sovranisti”. Apodittico come suo solito, Molinari dichiarava che “sovranismo” è “una versione del nazionalismo”, ma meno bella di quello ottocentesco: quello esprimeva una “volontà di unirsi”, di “aggiungere”, questo …