L’oracolo del nulla

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di Paolo Sensini 

L'oracolo del nulla

Fonte: Paolo Sensini

Dall’alto del suo borioso sapere ha devastato ogni cosa che gli è capitata tra le mani: la filosofia, ridotta a citazionismo e campionario d’astruserie incomprensibili; Venezia, di cui è stato sindaco per 3 mandati durati ben 17 anni (1993-2010) dove ha collezionato disastri su disastri trasformandola da città in declino a città morta, spogliata da un turismo rapace e distruttivo; la Margherita, intesa come il partito politico capeggiato da Francesco Rutelli dove il filosofo lagunare era responsabile della formazione dei quadri dirigenti e che si è poi dissolto nel nulla… Ma tutti i media di regime lo accolgono nelle loro trasmissioni come fosse l’oracolo di Delfi. Ora il doge dei tuttologi che campa da una vita a spese dei contribuenti ha deciso, insieme ad altri suoi parigrado baroni accademici, di risollevare le sorti politiche dell’Europa con la fondazione di un raggruppamento transnazionale che rimetta le cose a posto. Il programma? Eccone un piccolo assaggio: «Scendere dall’acropoli, ricostruire una presenza nella pianura. Il senso del nostro appello è dire a tutti: organizzatevi […]. Le forze che condividono questo progetto si mettano insieme, in modo transnazionale: Macron in Francia, Ciudadanos in Spagna, Tsipras in Grecia, che è stato bravissimo. Un progetto che si chiami Nuova Europa: un governo nuovo, di rottura con la vecchia interpretazione dell’Europa e in contrasto con i sovranisti […]. La radice dell’identità non va cercata nel passato, la radice si può individuare solo nel futuro». In pratica il filosofo divo porpone di sciogliere il PD per dare vita a una forza politica per risollevare le sorti di una sinistra in caduta libera. Perché lui, in fatto di “radici”, se ne intende parecchio. Ecco i toni con cui questo filibustiere dipingeva i suoi concittadini mentre era sindaco di Venezia: «La cosiddetta società civile ti invade ogni giorno l’ufficio perché ha la prostituta nel viale, o il casino nel bar sotto casa, o il mendicante o la strada dissestata […]. Un esercito di infanti incapaci di arrangiarsi… E io rispondevo: va bene, ti faccio l’ordinanza, così smetti di rompermi le palle». Che dire: non poteva esserci miglior viatico per il definitivo affondamento della sinistra.

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