Come da copione, sono arrivati sulla pagina Fb del film Red Land-Rosso Istria le accuse al regista italo-argentino Maximiliano Hernando Bruno: “Sei un fascista, ti auguro di fare la fine di Cristicchi…”. Insomma l’accusa è sempre la stessa: revisionismo. Come se tutta la ricerca storica non fosse una continua revisione. Una revisione contro la quale sempre si leva la voce del negazionismo ideologico. Il film ha infatti il “torto” di raccontare la tragedia delle foibe e in particolare la triste sorte di Norma Cossetto, stuprata da un gruppo di partigiani, seviziata e poi gettata nella foiba di Surani. Il suo corpo fu ritrovato nel 1943 dai vigili del fuoco di Pola. Giuseppe Comand, 98 anni, è l’unico di quei pompieri ancora vivo e ad Avvenire di recente ha raccontato che «Norma era quasi seduta, la schiena appoggiata alla parete di roccia, gli occhi aperti verso l’imbocco della Foiba».
Una pagina raccontata nel film con la sensibilità che si tributa alle tragedie, senza mai scadere nella propaganda. Eppure, sembra non bastare a chi vorrebbe che questa pagina fosse definitivamente strappata dalla memoria collettiva dell’Italia.
Il regista non commenta gli insulti e le minacce ricevute. Le stesse che dovette sopportare Simone Cristicchi, colpevole, anche lui, di avere portato in scena con lo spettacolo Magazzino 18 il dramma degli esuli istriani. L’approdo del film nelle sale è previsto per il 15 novembre. «Sono stanco che mi si chieda per quale motivo ho girato questo film» dichiara Maximiliano Hernando Bruno, «sembra che per raccontare questa storia serva un motivo. La vera domanda dovrebbe essere perché finora nessuno lo aveva fatto. Il cinema è un mezzo potentissimo, deve dar voce a queste grida di morte e gridare insieme a loro. Fare questo film non è stata una scelta, ma un dovere». Ora la risposta spetta al pubblico: sulla pagina Fb di Red Land-Rosso Istria è già stata pubblicata la locandina con l’elenco dei cinema dove sarà possibile vedere il film dal 15 novembre.
FONTE: http://www.secoloditalia.it/2018/11/rosso-istria-insulti-contro-il-film-sulle-foibe-ecco-tutti-i-cinema-dove-e-in-programma/
Ah,beh, certo ! se si mostrano le nefandezze dei comunisti -belva diventa una vergogna !
Il bello è che in questa nazione, che si considera civile, hanno , solo qualche anno fa, preso a calci l’auto funebre che portava il corpo di Priebke, imprigionato dal ministro Flick(dopo la reazione isterica ebraica) dopo che fu assolto dal Tribunale militare. Fu una scena indegna che il settimanale Panorama pubblicò come cronaca senza alcun commento se non positivo…Dismisi all’istante l’abbonamento. Dopo qualche anno la rivista è crollata ed il direttore di allora sarà finito da qualche altra parte o a fare qualche altro lavoro. Ne sono contento, ben gli sta !
Ben fatto Mardunolbo !
Ed è con film come questi che si vede chi sono i comunisti, non con quelli di pepoonen e don camillo.