Non c’entra la mia persona. Innanzitutto il contrasto all’immigrazione clandestina corrisponde a un preminente interesse pubblico, posto a fondamento di precise disposizioni(…) In secondo luogo ci sono precise considerazioni politiche.
La giustificazione è che il governo stesso abbia agito per verificare come poter ripartire gli “immigrati a bordo della nave Diciotti”, quindi in norma con l’articolo 79 del Trattato sul funzionamento dell’Unione e in linea con quanto concluso dal Consiglio europeo del 28 giugno 2018. La difesa è incentrata dunque sui doveri da ministro dell’Interno, lavoro figlio delle promesse fatte in campagna elettorale. Il succo è chiaro. Il Senato neghi l’autorizzazione ai magistrati, anche perché Salvini non si pente di nulla.
“Non rinnego nulla e non fuggo dalle mie responsabilità di ministro. Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”.
fonte – https://www.huffingtonpost.it/2019/01/29/il-senato-neghi-lautorizzazione-a-procedere_a_23655630/?ref=fbph&ncid=fcbklnkithpmg00000001