Carlo Nordio
Segnalazione di Nicola Pasqualato
Ieri, durante un breve dibattito televisivo con l’ex ministro Flick, a margine della decisione della Giunta del Senato, la presentatrice ha mostrato una lunga scheda sui precedenti casi di immunità parlamentare. Al termine il professor Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, ha detto rispettosamente: «Avete fatto una scheda bellissima, che però non c’entra nulla».
Ecco, se dovessimo riassumere il senso di questo “much ado about nothing” (molto rumore per nulla) che ci tormenta da mesi, diremmo la stessa cosa. È stato creato un gigantesco polverone su una materia che quasi nessuno si era dato la briga di studiare. Perché il caso di Salvini era del tutto nuovo, e giustamente il presidente Gasparri ha detto che questo provvedimento farà giurisprudenza. Perché qui non si trattava affatto della solita immunità dietro la quale molti politici si sono riparati dalle indagini giudiziarie, ma di una garanzia ministeriale prevista da una legge costituzionale che ne affida la valutazione al vaglio politico.
Cosicché anche la petulante litania che «nessuno è al disopra della legge» suonava e suona come una contraddizione, perché è proprio questa Legge a dire che in presenza di un reato – ammesso che ci sia – il ministro non può esser processato se ha agito per un preminente interesse dello Stato.
fonte – https://www.ilmessaggero.it/editoriali/carlo_nordio/inchieste_giustizia_boomerang_politica-4311057.html