Annientare il Cristianesimo

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Una riflessione ‘ forte’ su come la cultura occidentale e le élites stiano cercando di epurare la Cristianità.

In moltissimi sono rimasti sconcertati e indignati delle espressioni usate dai maggiori rappresentanti del sistema di potere a livello mondiale all’indomani dell’attacco alle chiese dello Sri-Lanka che nel giorno di Pasqua ha fatto strage di centinaia di cristiani. In realtà c’è ben poco da scandalizzarsi per le parole usate da Obama e dalla Clinton che hanno parlato di “Easter worshippers”, adoratori della Pasqua o invero per tradurre meglio, celebranti la Pasqua.
Non capire che non si è trattato di un caso, vuol dire non comprendere (o fare finta di non comprendere) la gravità della situazione né il reale obiettivo finale. Nulla viene detto e nulla accade per caso. Perché il fine ultimo, se ancora non fosse abbastanza chiaro, è l’annientamento del Cristianesimo. Sono duemila anni che va avanti così.

Però, mentre l’Islam radicale non fa mistero del suo progetto finale contro gli “infedeli” esortando alla “jihad” e rivendicando gli attentati, qui bisogna fare in fretta a comprendere che c’è un nemico più subdolo che agisce nell’ombra annidandosi nelle principali istituzioni mondiali, nascondendosi nelle pieghe delle strutture delle principali organizzazioni non governative e operando sotto le mentite spoglie di organizzazioni fintamente umanitarie.
Nel suo piano di distruzione del Cristianesimo, questo “establishment mondiale” crede di poter trarre a proprio vantaggio le azioni terroristiche a matrice islamica radicale.

Per questo ai martiri cristiani deve essere assolutamente negato lo status di cristiani uccisi “in odium fidei”.
E’ una strategia precisa che anni di opposizione alla mentalità abortista e alla propaganda della cultura della morte al suo servizio, possono aiutarci a capire più facilmente; Come ai bambini abortiti nel grembo materno la propaganda del pensiero unico nega lo status di essere umani perché l’opinione pubblica non tollererebbe l’uccisione di bambini “veri”, così ai cristiani massacrati ovunque nel mondo in odio alla loro fede, lo stesso sistema di propaganda nega l’identità e l’appartenenza al loro credo in modo che l’opinione pubblica non abbia la percezione del martirio a causa della fede in Gesù Cristo, ma li annoveri piuttosto tra le povere vittime di un generico odio terroristico senza matrice.
Sapendo bene che “il sangue dei martiri è seme di cristiani”, le vittime non devono essere in nessun caso chiamate cristiane perché non devono esistere nemmeno nelle statistiche. Per annientare il Cristianesimo i suoi nemici hanno bisogno di annullare l’identificazione delle persone con esso e azzerare l’identità cristiana.

Per questo, ciò che preoccupa maggiormente e che risulta francamente insopportabile è che espressioni edulcorate e cerchiobottiste siano state usate anche da alcuni importanti esponenti del Vaticano per timore di dispiacere qualcuno.
A breve non ci sarà più posto per i Cristiani che hanno paura di definirsi Cristiani.
Il tempo della fede a costo zero sta per finire.

fonte – https://vocecontrocorrente.it/annientare-il-cristianesimo-una-riflessione-di-giuseppe-focone/

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