Il nuovo anno scolastico segnerà il progressivo svuotamento delle classi, con conseguenze negative sull’andamento del mondo lavorativo.
Allarme spopolamento nelle scuole. A settembre 2019 gli alunni che entreranno in classe potrebbero essere molti di meno rispetto all’anno scorso. Lo afferma “La Stampa” che quantifica il calo del numero degli studenti intorno a 70mila unità. Un record. Si tratta infatti di una vera e propria cifra storica, che certifica come il calo delle nascite stia avendo un effetto negativo sugli altri settori del nostro paese. Un graduale ma costante spopolamento delle aule porterà sicuramente al taglio di personale docente e non docente.
Nello specifico, gran parte di questo “spopolamento” andrà ad intaccare le regioni del sud: Basilicata, Calabria, Puglia, Campania.
Una situazione, quella prefigurata dal quotidiano, che trova conferma e spiegazione nelle parole del ministro all’Istruzione Marco Bussetti. Per l’esponente leghista del governo giallo-verde, il calo del numero degli studenti è legato a quello demografico. Il ministro invita quindi le istituzioni a “governare le dinamiche demografiche”, così da evitare ulteriori diminuzioni nei prossimi anni.
fonte – https://vocecontrocorrente.it/calo-delle-nascite-da-settembre-70mila-studenti-in-meno/