Con rescritto del 26 Agosto 1814 Pio VII ha conceduto in perpetuo a tutti i fedeli l’indulgenza di 300 giorni applicabile anche alle anime del Purgatorio ogni volta che divotamente praticheranno il seguente divoto esercizio in memoria dell’agonia di nostro Signor Gesù Cristo.
Deus in adiutorium meum intende.
Domine ad adiuvandum me festina.
Gloria Patri et Filio, etc.
Parole di Gesù dette dalla Croce:
PRIMA PAROLA
Padre, perdonate loro, perché non sanno ciò che si fanno.
Adoramus, te Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Caro Gesù, che per mio amore agonizzate sulla croce a fine di pagare con le vostre pene il debito dei miei peccati, ed aprite la vostra divina bocca per ottenermene il perdono dall’eterna giustizia, abbiate pietà di tutti i fedeli agonizzanti e di me quando sarò in quell’estremo; e per li meriti del vostro preziosissimo sangue sparso per la nostra salute, dateci dolore si vivo delle nostre colpe che ci faccia spirare le anime nostre nel seno della vostra infinita misericordia.
Tre Gloria Patri, etc.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
Mio Dio. credo in voi, spero in voi, amo voi, e mi pento d’avervi offeso co’ miei peccati.
SECONDA PAROLA
Oggi sarai meco in Paradiso.
Adoramus, te Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Caro Gesù, che per mio amore agonizzate sulla croce, e che con tanta prontezza e tanta liberalità corrispondete alla fede del buon ladro, che in mezzo alle vostre umiliazioni vi riconosce per figlio di Dio, e lo assicurate del paradiso, abbiate pietà di tutti i fedeli agonizzanti e di me quando sarò in quell’estremo; e per meriti del vostro preziosissimo sangue ravvivate nel nostro spirito una fede così ferma e così costante che non vacilli a qualunque suggestione del demonio, affinché ancor noi ne otteniamo il premio del santo paradiso.
Tre Gloria Patri, etc.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
Mio Dio. credo in voi, spero in voi, amo voi, e mi pento d’avervi offeso co’ miei peccati.
TERZA PAROLA
Ecco la tua Madre: Ecco il tuo Figlio.
Adoramus, te Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Caro Gesù, che per mio amore agonizzate sulla croce e dimenticando i vostri patimenti ci lasciate in pegno dell’amor vostro la Madre santissima addolorata, affinché col suo mezzo possiamo con più fiducia ricorrere a voi nei nostri maggiori bisogni, abbiate pietà di tutti i fedeli agonizzanti e di me quando sarò in quell’estremo; e per l’interno martirio di cosi cara madre avvivate nel nostro cuore una ferma speranza nei meriti infiniti del vostro preziosissimo sangue, acciò possiamo evitare l’eterna condanna che ci siamo meritati coi nostri peccati.
Tre Gloria Patri, etc.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
Mio Dio. credo in voi, spero in voi, amo voi, e mi pento d’avervi offeso co’ miei peccati.
QUARTA PAROLA
Dio mio, Dio mio, perché mi avete abbandonato?
Adoramus, te Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Caro Gesù che per mio amore agonizzate sulla croce e che, aggiungendosi patimenti a patimenti, oltre tanti dolori nel corpo, soffriste con invincibile pazienza la più penosa afflizione di spirito per l’abbandono dell’eterno vostro Padre abbiate pietà di tutti i fedeli agonizzanti e di me quando sarò nell’estremo; e per li meriti del vostro preziosissimo sangue dateci grazia di soffrire soffrire con pazienza i dolori e le angustie della nostra agonia, affinché unendo alle nostre le vostre pene possiamo poi essere pertecipi della vostra gloria per tutta l’eternità.
Tre Gloria Patri, etc.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
Mio Dio. credo in voi, spero in voi, amo voi, e mi pento d’avervi offeso co’ miei peccati.
QUINTA PAROLA
Ho sete.
Adoramus, te Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Caro Gesù, che per mio amore agonizzate sulla croce e che, non sazio ancora di tanti obbrobrii e patimenti, vorreste soffrirne anche di più, purché tutti gli uomini si salvassero; mostrando così che tutto il torrente della vostra passione non è bastante ad estinguere la sete del vostro cuore amoroso, abbiate pietà di tutti i fedeli agonizzanti e di me quando sarò in quell’estremo; e per li meriti del vostro preziosissimo sangue accendete tanto fuoco di carità nel nostro cuore che lo faccia languire di desiderio di unirsi a voi per tutta l’eternità.
Tre Gloria Patri, etc.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
Mio Dio. credo in voi, spero in voi, amo voi, e mi pento d’avervi offeso co’ miei peccati.
SESTA PAROLA
Tutto è compito.
Adoramus, te Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Caro Gesù, che per mio amore agonizzate sulla croce e da codesta cattedra di verità annunziate di aver compito l’opera della nostra redenzione, con cui da figli d’ira e di perdizione siamo divenuti figli di Dio ed eredi del paradiso; abbiate pietà di tutti i fedeli agonizzanti e di me quando sarò in quell’estremo; e per li meriti del vostro preziosissimo sangue distaccateci intieramente dal mondo e da noi medesimi; e nel punto di nostra agonia dateci grazia di offerirvi di cuore il sacrifizio della nostra vita in espiazione dei nostri peccati.
Tre Gloria Patri, etc.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
Mio Dio. credo in voi, spero in voi, amo voi, e mi pento d’avervi offeso co’ miei peccati.
SETTIMA PAROLA
Padre, nelle vostre mani raccomando lo spirito mio.
Adoramus, te Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Caro Gesù, che per mio amore agonizzate sulla croce e che a compimento di sì gran sacrifizio accettate la volontà dell’eterno Padre con rassegnare nelle sue mani il vostro spirito, per poi chinare il capo e morire, abbiate pietà di tutti i fedeli agonizzanti e di me quando sarò in quell’estremo; e per li meriti del vostro preziosissimo sangue dateci nella nostra agonia una perfetta uniformità al vostro divin volere, onde siamo pronti a vivere o a morire come più piacerà a voi; né altro bramiamo che il perfetto adempimento in noi della vostra adorabile volontà.
Tre Gloria Patri, etc.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
Mio Dio. credo in voi, spero in voi, amo voi, e mi pento d’avervi offeso co’ miei peccati.
PREGHIERA ALLA VERGINE ADDOLORATA
Madre santissima addolorata, per l’intenso martirio che soffriste a piè della croce nelle tre ore di agonia di Gesù, degnatevi di assistere tutti noi, che siamo figli de’ vostri dolori, nella nostra agonia, affinché con la vostra intercessione possiamo dal letto della morte passare a farvi corona nel santo paradiso.
Tre Ave Maria, etc.
Maria Mater gratiæ,
Mater Misericordiæ,
Tu nos ab hoste protege,
Et mortis hora suscipe.
A subitanea et improvvisa morte.
Libera nos Domine.
Ab insidiis Diaboli.
Libera nos Domine.
A morte perpetua.
Libera nos Domine.
OREMUS Deus, qui ad humani generis salutem in dolorosissima Filii tui morte exemplum et subsidium constituisti; concede quæsumus, ut in extremo mortis nostræ periculo tantæ charitatis effectum consequi et ipsius Redemptoris gloriæ. Per eundem Christum etc. Amen.
Si termini con recitare le tre giaculatorie:
Gesù, Giuseppe Maria, vi dono il cuore e l’anima mia.
Gesù, Giuseppe, e Maria, assistetemi nell’ultima agonia.
Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l’anima mia.
Lo stesso Sommo Pontefice Pio VII concede 300 giorni a chi recita le dette tre giaculatorie, applicabile anche ai fedeli defunti.
fonte – http://www.oratoriosantambrogiombc.it/2019/04/19/pio-esercizio-in-memoria-delle-tre-ore-di-agonia-di-n-s-gesu-cristo/