dell’ Avv. Andrea Sartori
La Famiglia la prima Comunità
Come ci approcciamo al mondo
Non veniamo al mondo così, per caso, o meglio credo che i nostri genitori ci abbiano desiderato, quindi la nostra venuta al mondo è qualcosa di speciale, qualcosa che parla sempre di amore.
Così la prima comunità in cui arriviamo è la famiglia, quella fatta dai genitori, e se ci sono dai fratelli, che si allarga, poi, ai parenti.
L’identità
che si esprime nell’appartenenza, con tradizioni, modi di approccio alla vita di tutti i giorni, con la storia che si tramanda nelle generazioni tramite i racconti degli anziani, è la caratteristica più importante, se non la fondante.
In principio siamo indifesi nel mondo e la nostra protezione sono i genitori. Con calma impariamo a riconoscere voci, suoni, colori, e il nostro nome che tutti ci ripetono in un loop infinito, con sorrisi e versi che nulla dicono se non strapparci un sorriso.
Poco dopo troviamo una nuova comunità, l’asilo nido, o la scuola materna, iniziamo a confrontarci con i nostri pari… Un confronto che in realtà è una crescita costante, accompagnata da amorevoli insegnanti che si prendono cura quasi fossimo loro figli, o almeno così dovrebbe essere.
Le istruzioni
arrivano dalla famiglia. Il rispetto del tempo e dello spazio di ciascuno all’interno delle quattro mura di casa, così come il mettersi a disposizione e aiutare, sono le istruzioni che percepiamo anche indirettamente, perché inermi e piccoli, le riceviamo.
Dovremmo, crescendo, essere in grado di rielaborarle e, a nostra volta, trasmetterle, oltre che applicarle tutti i giorni. Il carattere e le nuove comunità in cui entriamo, come ad esempio la scuola, la squadra sportiva, la compagnia, dovrebbero essere test per ciò che abbiamo appreso, e dovrebbero essere stimolo per migliorarci.
Il carattere ci differenzia, ma le istruzioni di fondo ci equivalgono. Sta a noi metterle in pratica e ritrovare il senso della prima comunità in tutte quelle in cui entriamo.
La chiesa
qualsiasi essa sia, è una famiglia allargata, e accoglie dai più piccoli ai più grandi, e ripropone, o almeno così dovrebbe essere, le medesime istruzioni di vita, il vivere nel rispetto del prossimo, l’aiutarsi senza pretese, il dedicarsi con amore a chi ha più necessità.
Ciascuno di noi ha le stesse potenzialità, e può dedicarsi al prossimo anche tramite la vocazione. L’estremo del rispetto del prossimo, secondo l’insegnamento del cuore.
L’ufficio
Una piccola, o grande secondo il numero dei partecipanti, comunità di scopo, in cui a mio parere non dovremmo perdere di vista i medesimi valori che ci sono stati insegnati e abbiamo appreso fin dalla tenera età, e dovremmo portarli anche in questa comunità che spesso ci occupa per la maggior parte della giornata.
Sembra difficile viversi come ci hanno insegnato e come abbiamo imparato, ma in realtà è più semplice di quanto si possa pensare, tutto nasce e torna a noi, e così sta a noi migliorare le nostre comunità.
fonte – https://www.secondoandrea.it/la-prima-comunita-la-famiglia-lidentita/