Un Partito popolare europeo che distolga lo sguardo da sinistra, stracciando l’alleanza degli ultimi anni con i socialisti e che si rivolga invece verso destra, verso il nuovo gruppo sovranista a cui sta lavorando Salvini. A quella che sembra una missione impossibile, visti gli orientamenti attuali a Strasburgo e Bruxelles della dirigenza del Ppe, mirano il leader del Carroccio e un peso “massimo” dei futuri equilibri europei come Orban, recentemente sospeso dal Ppe proprio per le sue posizioni estremiste. Oggi Salvini è appunto in visita istituzionale a Budapest e, in qualità di ministro dell’Interno, avrà un bilaterale con l’omologo Pinter. Ma non è un mistero che il vero motivo del viaggio è mettere sul tavolo del leader di Fidesz le future alleanze in vista del voto del 26 maggio.
Ieri, nel corso di un comizio elettorale a Tivoli, Salvini ha spiegato che la visita da Orban servirà “a costruire un’Europa diversa che protegga i confini e la nostra cultura”. “Dipende dagli elettori, dipende da come voteranno i cittadini italiani – ha continuato il vice premier – se scelgono la Lega, quello che stiamo facendo in Italia lo faremo in Europa ovviamente alleandoci con tutti tranne che con la sinistra”. L’ultimo incontro ufficiale tra i con il premier ungherese risale allo scorso agosto, a Milano, nella sede della prefettura. “Salvini ha un ruolo politico importante, noi abbiamo interesse a consolidare con lui un buon rapporto – ha spiegato ieri Orban in una intervista alla Stampa – la gente qui lo vede come un compagno della stessa sorte, subiamo entrambi attacchi, ma lui è l’eroe che ha fermato per primo le migrazioni dal mare, noi sulla terra”.
Con Salvini Orban non ha parlato “solo di temi bilaterali”, ma “anche di affari di partito”. E per questo lo ha portato a Roeszke, al confine con la Serbia, dove gli ha fatto vedere come gli ungheresi difendono la frontiera. E anche su queste tematiche (il controllo dell’immigrazione di massa e la difesa dei confini) che dovrebbe stringersi la nuova alleanza tra Lega e Fidesz, portando così il primo partito di Budapest fuori dall’alveo del Partito popolare europeo. “Il Ppe – ha accusato Orban – si sta preparando a compiere un suicidio, vuole legarsi alla sinistra e così andare insieme a fondo. La verità è che non abbiamo successo, abbiamo sempre meno primi ministri del Ppe e avremo anche meno seggi”.
fonte – http://m.ilgiornale.it/news/2019/05/02/orban-porta-salvini-al-confine-ungherese-cosi-ci-difendiamo-dai-migran/1687579/