Carola Rackete, ong tra volontari e business. Ecco gli stipendi di chi salva i migranti

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I bilanci  grazie alle donazioni dei singoli, quasi sempre anonime, viaggiano a gonfie vele. Una parte di questi soldi servono per le spese di navigazione, altri per il personale

Roma, 27 giugno 2019 –  Diciamo che se ci fosse un film su come si salvano i migranti in mare, Carola Rackete sarebbe la protagonista perfetta per ogni genere di sceneggiatura. Il physique du rôle – ma anche la tipologia umana – è perfetto. Giovane, carina senza essere bellissima, ecologista, poliglotta, borghese, non poteva mancare pure vegana: è l’icona più classica, quasi scontata, del professionismo della bontà, dell’anima bella che vuole salvare il mondo, ovviamente a spese degli altri. Dei governi degli altri e delle tasche degli altri visto l’altissimo numero di donatori che da quando è scoppiata la crisi migratoria le ong hanno acquisito. Ma la “sbruffoncella”, che guidava le rompighiaccio al Polo nord e ha ingaggiato l’ennesimo corpo a corpo con Matteo Salvini, è diventata l’ultima Giovanna d’Arco della sinistra, è tutt’altro che una sprovveduta figlia dei fiori.

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Fonte – https://www.quotidiano.net/cronaca/carola-rakete-chi-e-stipendio-1.4666920

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