194. Chi furono gli Apostoli?
Gli Apostoli furono discepoli di Gesù Cristo da Lui eletti ad essere testimoni della sua predicazione e de’ suoi miracoli, depositari della sua dottrina, investiti della sua autorità, e mandati ad annunziare l’Evangelo a tutte le genti.
195. Quale fu il frutto della predicazione degli Apostoli?
Il frutto della predicazione degli Apostoli fu la distruzione dell’idolatria, e lo stabilimento della religione cristiana.
196. Con quali mezzi hanno gli Apostoli indotto le nazioni ad abbracciare la religione cristiana?
Gli Apostoli hanno indotto le nazioni ad abbracciare la religione cristiana confermando la divinità della dottrina che predicavano colla forza dei miracoli, colla santità della vita, e finalmente colla costanza ne’ patimenti, e col dare per essa la vita medesima.
197. Perché si celebra con maggior solennità la festa de santi Pietro e Paolo?
Si celebra con maggior solennità la festa dei santi Pietro e Paolo, perché essi sono i principi degli Apostoli.
198. Perché i santi Pietro e Paolo si chiamano principi degli Apostoli?
I santi Pietro e Paolo si chiamano principi degli Apostoli, perché S. Pietro é stato specialmente eletto da Gesù Cristo capo degli Apostoli e di tutta la Chiesa, e S. Paolo ha faticato più di tutti nella predicazione del Vangelo e nella conversione dei gentili.
199. Dove ebbe S. Pietro la sua sede?
S. Pietro ebbe prima la sua sede in Antiochia, poi la trasferì e fissò in Roma, capitale allora dell’ impero Romano, e in Roma terminò i lunghi e penosi travagli del suo apostolato con un glorioso martirio.
200. Dall’avere S. Pietro fissato la sua sede in Roma, a dall’aver ivi terminati i suoi giorni che cosa consegue?
Dall’avere S. Pietro fissato in Roma la sua sede consegue che noi dobbiamo riconoscere il Romano Pontefice per vero successore di S. Pietro e capo di tutta la Chiesa, prestargli sincera ubbidienza, e tenere per fede le dottrine da esso definite come Pastore e Maestro di tutti i cristiani.
201. Chi era S. Paolo prima della conversione?
S. Paolo, prima della conversione, era un dotto fariseo e un persecutore del nome di Gesù.
202. Come fu chiamato S. Paolo all’apostolato?
S. Paolo fu chiamato all’apostolato sulla via di Damasco, dove Gesù Cristo glorioso gli apparve e di persecutore della Chiesa ne fece un zelantissimo predicatore del Vangelo.
203. Perché Gesù Cristo ha voluto convertire S. Paolo con un sì grande miracolo?
Gesù Cristo volle convertire S. Paolo con un si grande miracolo per mostrare in lui la potenza e l’efficacia della sua grazia, che può cambiare i cuori più induriti e convertirli a penitenza, e per renderne il testimonio più credibile.
204. Perché i santi Apostoli Pietro e Paolo si festeggiano nel medesimo giorno?
I santi Apostoli Pietro e Paolo si festeggiano nel medesimo giorno, perché ambedue dopo aver santificata Roma con la loro presenza e predicazione vi subirono il martirio e ne divennero i gloriosi protettori.
205. Che cosa dobbiamo noi imparare dai santi Apostoli?
Dai santi Apostoli noi dobbiamo imparare:
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a regolare le azioni della vita colle massime del Vangelo;
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ad istruire con santo zelo e con costanza nella dottrina di Gesù Cristo quelli che ne abbisognano;
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a patir volentieri qualche cosa per amore del suo nome.
206. Che cosa dobbiamo noi fare nelle feste degli Apostoli?
Nelle feste degli Apostoli dobbiamo
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ringraziare il Signore d’averci chiamati alla Fede per mezzo di essi;
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chiedergli la grazia di conservarla illibata per loro intercessione;
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pregarlo a proteggere la Chiesa contro i suoi nemici, e darle de’ pastori che siano degni successori de’ santi Apostoli
Fonte – Catechismo Maggiore di San Pio X
O Santi Apostoli Pietro e Paolo, io vi eleggo oggi e per sempre come miei
speciali protettori ed avvocati, e mi rallegro umilmente, tanto con voi, o San Pietro principe degli Apostoli, perchè siete quella pietra su cui Iddio edificò la sua Chiesa, che con voi, o San Paolo, prescelto da Dio per vaso di elezione e predicatore della verità, e vi prego di ottenermi viva fede, speranza ferma e carità perfetta, totale distacco da me stesso, disprezzo del mondo, pazienza nelle avversità e umiltà nelle prosperità, attenzione nell’orazione, purità di cuore, retta intenzione nell’operare, diligenza nell’adempiere gli obblighi del mio stato, costanza nei proponimenti, rassegnazione al volere di Dio, e perseveranza nella divina grazia sino alla morte. E così, mediante la vostra intercessione, ed i gloriosi vostri meriti, superate le tentazioni del mondo, del demonio e della carne, sia fatto degno di venire dinanzi al cospetto del supremo ed eterno Pastore delle anime, Gesù Cristo, il quale con il Padre e con lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli, per goderlo ed amarlo eternamente. Così sia
Fonte – Sodalituim.biz