ONG vs Italia, è guerra: noi sappiamo da che parte stare

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La respinta dell’Aquarius qualche giorno fa ha innescato un processo inevitabile, a patto che il governo prosegua sulla linea della fermezza, s’intenda: la guerra tra il “mondo delle ONG” (ivi compresi tutti coloro che le sostengono, da giornalisti a vip di vario genere) e il governo italiano. Un governo la cui figura centrale, in questo momento, è il ministro degli Interni Matteo Salvini.

Nel frattempo le reazioni – scontate – non si sono fatte attendere. Il leader leghista è sotto il fuoco incrociato dei soliti nemici: dagli attivisti in trentino che lo bollano, guarda un po’, come razzista, passando per le ONG che pensano al più originale “fascista”, a solito Saviano e tutto il mondo che lo circonda.

A Trento gli attivisti scrivono sui muri frasi inequivocabili.

Salvini sarebbe mandante dell’omicidio di Somayla Sacko, l’immigrato ucciso qualche giorno fa. Poi la ONG olandese Mission Lifeline scrive sul suo profilo twitter testuali parole, riferendosi proprio al leader del Carroccio: “Quando i fascisti ci fanno pubblicità”.

Cosa avrebbe fatto di male questo fascistissimo, razzistissimo e cattivissimo Salvini? Niente, non ha ucciso nessuno, non ha incarcerato nessuno (anche se forse potrebbe avere titolo), niente di niente. Ha solo negato, tanto a Lifeline che a un’altra ONG olandese (Seefuchs), l’approdo in Italia.

Organizzazioni private, dunque, strepitano e piangono sprecando i soliti epiteti antistorici e ridicoli, perché un rappresentante del governo italiano dichiara il monopolio assoluto nel controllo del territorio…italiano.

Quanto sta accadendo è il risultato ovvio delle prime azioni dell’esecutivo Conte. E sarà un’estate di fuoco, a meno che il governo non si tiri indietro, sia chiaro. Guerra, peraltro preannunciata.

Una guerra anche interna, tra chi vuole difendere l’Italia, con tutti i suoi limiti e le cose che possono non piacere o indignare finché ci si abita, chi non fa altro che lamentarsi dando addosso al governo anche per cose che possono interessargli direttamente (problemi loro), e chi ancora crede a organizzazioni che hanno dimostrato di favorire il traffico di esseri umani, di prelevare clandestini sulle coste africane, di volere a tutti i costi sbarcare in Italia nonostante non solo i rifiuti, ma anche tutti i possibili aiuti per andare altrove (ri-problemi loro).

Noi abbiamo già scelto.

fonte – https://oltrelalinea.news/2018/06/16/ong-vs-italia-e-guerra-noi-sappiamo-da-che-parte-stare/

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