Sea Watch, Carola Rackete insiste: “Forziamo il blocco”

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…Ma non sarebbe reato o istigazione a compierlo? Nessun solerte magistrato si attiva?? (n.d.r.)

Non si arrende Carola Rackete, capitano della Sea Watch, ed è pronta a ignorare sia i divieti del governo italiano sia quelli – ben più rilevanti per chi è stato formato a pane e presunta solidarietà, noi di Oltre la Linea non li riteniamo affidabili comunque – della Corte Europea dei diritti dell’uomo.

“Forzerò il blocco a costo di perdere la nave”, dice Carola, che con il decreto sicurezza bis rischia la confisca dell’imbarcazione, oltre a una multa salata per la ONG stessa.

Nel frattempo Sea Watch lancia una campagna sui social in cui esalta il “capitano Carola” e chiede fondi per “difendere i diritti umani”.

“Se il nostro capitano Carola segue la legge del mare, che le chiede di portare le persone soccorse sulla SeaWatch 3 in un porto sicuro, potrebbe affrontare pesanti sentenze in Italia. Aiutate Carola a difendere i diritti umani, donate per la sua difesa legale”, si legge testualmente. Un atto di guerra, stavolta esplicito di chi dichiarando di voler salvare vite ha costretto per 2 settimane 42 persone a rimanere in mezzo al Mediterraneo, quando di alternative nello stesso lasso di tempo ce ne sarebbero state tante, probabilmente decine.

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fonte – https://oltrelalinea.news/2019/06/26/carola-rackete-insiste-forziamo-il-blocco/

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