Leone II, Leone III e Leone IV, papi, santi, i loro resti, ritrovati nel 1580 furono, il 27 maggio del 1607, collocati all’altare della Madonna della Clemenza a S. Pietro in Vaticano. Prima erano, per volere di Pasquale II, nell’oratorio e altare dedicato a S. Leone I papa.
Leone II, Siciliano, fu sulla sedia di Pietro dal 17 agosto 682 al 3 luglio 683. M.R.: “3 luglio – A Roma il natale di san Leone secondo, Papa e Confessore, il quale nel primo anno del suo Pontificato, pieno di meriti, volò al cielo.”
Secondo alcune fonti, i Santi Papi Agatone e Leone II erano siciliani. Secondo altri erano invece del Cicolano. Questo territorio, e cioè la valle del Salto, è la parte più orientale della Provincia di Rieti. Il Cicolano che fino al 1927 faceva parte dell’Abruzzo, nell’antichità era abitato dal popolo degli Equicoli, parenti degli Equi. San Leone II, figlio di un medico di nome Paolo, sarebbe originario della piccola città di Cedella (oggi Civitella di Pescorocchiano) “in un cantone dell’Abruzzo Ulteriore, chiamata la Valle di Sicilia; ed è perciò che dalla maggior parte degli scrittori è creduto siciliano di nascita” (RICHARD-GIRAUD; Biblioteca Sacra ovvero Dizionario universale delle scienze ecclesiastiche, riportato nel II vol. Dell’Abruzzo-Aquilano Santo, 378-9).
Nel Leggendario Francescano, poi, al 30 giugno è detto: “Questo (della Beata Florisenda da Sulmona) fu il secondo monastero di monache francescane, che leggiamo fondato nella provincia d’Abruzzo, essendo stato il primo quello fatto nella valle di Cicoli detta anticamente Vallissicula o Siciliana, e al presente Cicoli, mutato e corrotto l’antico vocabolo, e vi nacquero San Leone Secondo e Sant’Agatone Papi”. Un lungo periodo di sede vacante seguì la morte di quest’ultimo: l’approvazione imperiale del neo eletto Leone II si fece attendere ben 18 mesi. Leone II fu consacrato il 17 agosto del 682. Sotto il suo pur breve pontificato riuscì a restaurare due chiese: S. Bibiana e S. Giorgio al Velabro. Situata dietro l’arco di Giano, quest’ultima chiesa, per quanto restaurata di nuovo fino agli inizi del nostro secolo, ha mantenuto sempre quella semplice struttura datale da Leone II. Il pontefice in questione morì il 3 luglio del 683 e fu sepolto in San Pietro, ma Paolo V ne trasportò poi la salma sotto l’altare della cappella della Madonna della Colonna nella nuova basilica. Fu una persona colta, mite, affabile e generosa.
Fonte – http://www.enrosadira.it/santi/l/leone2.htm