È una lettera molto dura che il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha inviato al collega francese Christophe Castaner. Matteo Salvini, infatti, domani non sarà a Parigi per il vertice dei ministri dell’Interno Ue convocato dal governo francese.
“Al consiglio Giustizia e Affari interni di Helsinki – si legge nella missiva riportata dal Giornale.it – ho registrato posizioni molto vicine a quella espressa dall’Italia con particolare riferimenti al fermo impegno della politica migratoria condotta a difesa dei confini esterni dell’Unione Europea e dello spazio Schengen”. La posizione italiana è stata condivisa da molte capitali Ue, soprattutto sulla necessità di “rividere le regole del search and rescue per impedirne gli abusi volti a favorire una immigrazione illegale e incontrollata”.
La dura lettera di Salvini al governo francese
Per Salvini, l’obiettivo è che le ONG “agiscano nel pieno rispetto del quadro giuridico internazionale e delle legislazioni nazionali”. Per questo, nonostante sia “soddisfatto che il documento italo-maltese abbia fatto registrare un diffuso apprezzamento”, il leghista critica duramente la Francia per “il tenore della proposta di conclusioni del prossimo vertice di Parigi” che si terrà domani nella capitale transalpina. Salvini nella lettera a Castaner si dice “sorpreso” dal fatto che Macron (e Merkel) non vogliano “tenere conto dei progressi emersi nel fruttuoso dibattito di Hensinki”.
“L’Italia non è più disposta ad accogliere tutti gli immigrati in arrivo in Europa – attacca Salvini – Francia e Germania non possono decidere le politiche migratorie ignorando le richieste dei Paesi più esposti come noi e Malta. Intendiamo farci rispettare e ribadire che non siamo più il campo profughi di Bruxelles, Parigi e Berlino. L’ho spiegato a Helsinki e l’ho messo nero su bianco al mio omologo francese Castaner. L’Italia ha rialzato la testa”.
Lo scontro fra Italia e direttorio franco-tedesco
Come ricorda IlGiornale.it, mercoledì la riunione di Helsinki si era chiusa con uno scontro tra due blocchi contrapposti. Quello di Merkel e Macron contro l’altro guidato da Roma e La Valletta. I due Paesi che affacciano sul Mediterraneo avevano presentato una bozza di riforma delle regole di sbarco dei migranti recuperati in mare che non preveda più Italia e Malta come porti “sicuri e più vicini di sbarco”. Ma che invece promuova una condivisione tra i 28 della redistribuzione dei clandestini. Parigi e Berlino, però, hanno risposto “nein”, scatenando l’ira di Salvini che così oggi ha deciso di prendere carta e penna per scrivere al suo omologo francese.
fonte – https://oltrelalinea.news/2019/07/21/salvini-inchioda-macron-sui-migranti-litalia-rialza-la-testa/