Due donne statunitensi, Joanna Duka e Breanna Koski, proprietarie di una piccola società di calligrafia specializzata in inviti a scritti a mano, sono finite sotto processo perché si sono entrambe rifiutate di lavorare per i matrimoni tra gli omosessuali, spinte dalla loro fede cristiana.
Le donne sono finite davanti alla Corte Suprema dello Stato dell’Arizona il 16 settembre scorso e sono state assolte.
Joanna e Breanna erano state citate in giudizio per avere violato una «ordinanza sui rapporti umani» emessa dalla Città di Phoenix che comprende la protezione delle persone LGBTQ dalle discriminazioni, come riferito da TV5 Monde.
Pena prevista: fino a sei mesi di reclusione e 2.500 dollari di multa, poco più di 2.200 euro.
C’è da dire, poi, che né Joanna né Breanna erano state sollecitate da una coppia omosessuale a creare gli inviti per un matrimonio ma le due donne avevano attaccato l’amministrazione di Phoenix nel 2016, parlando di atto «contro la libertà di espressione e di religione», garantita dalla Costituzione dell’Arizona.
Le due artiste hanno spiegato che la loro fede cristiana le impedisce di promuovere un matrimonio tra persone dello stesso stesso, occupandosi degli inviti.
Fonte – https://vocecontrocorrente.it/non-scriviamo-gli-inviti-per-i-matrimoni-gay-due-artiste-assolte-dal-reato-di-discriminazione/