Regionali, in Umbria il centrodestra stravince sulla coalizione M5S-PD: Tesei avanti di 21 punti

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Netta vittoria alle elezioni regionali in Umbria per la coalizione di Centrodestra, con la candidata presidente Donatella Tesei che si aggiudica la tornata elettorale con uno scarto di 20 punti rispetto al suo contendente Vincenzo Bianconi.

Lo spoglio delle schede non è ancora terminato, dal momento che siamo a circa un terzo delle sezioni, ma la vittoria di Donatella Tesei (Centrodestra) alle elezioni regionali in Umbria è già da ore un fatto assodato.

La candidata di Matteo Salvini e del Centrodestra ha riportato una vittoria senza precedenti (è la prima volta che una giunta regionale umbra non sarà guidata dal Centrosinistra) con uno scarto che al momento supera i 20 punti percentuali, con Donatella Tesei capace di andare vicina al 60% dei consensi (57,55%).

Bocciata dunque dal popolo umbro l’alleanza di governo PD-M5S, in una tornata elettorale dove però hanno senza dubbio pesato anche gli scandali e le inchieste a carico di diversi membri di spicco della giunta precedente, tra cui la ormai ex presidente Catiuscia Marini.

A poco è servita la presentazione di un candidato civico come Vincenzo Bianconi, che si è fermato al (37,48%). Un buon risultato a livello personale, probabilmente, quello ottenuto dall’albergatore di Norcia, considerando che la sua campagna elettorale ha avuto inizio appena una ventina di giorni fa.

Centrodestra: le reazioni

Con la vittoria ormai certa già in tarda nottata non si è fatta attendere la reazione del leader leghista Matteo Salvini, uno dei maggiori fautori della candidatura di Donatella Tesei alla presidenza dell’Umbria.

“27 ottobre 2019, in Umbria stiamo scrivendo una pagina di Storia: GRAZIE”, si legge sul profilo Twitter di Salvini, in un post corredato da una emoticon a forma di cuore.

Grande soddisfazione anche per la stessa Donatella Tesei che, in un post corredato da una sua fotografia con il volto sorridente e una coppa di spumante in mano, gioisce: “Vittoria straordinaria! Ricorderemo per sempre questa magica notte. Da oggi l’Umbria finalmente cambia!”.

Anche Silvio Berlusconi (Forza Italia) si unisce alle celebrazioni per la vittoria del Centrodestra in Umbria, parlando addirittura di “svolta storica”.

Esulta, infine, Giorgia Meloni (FdI), che si congratula per la liberazione di una delle roccaforti della sinistra e invita la coalizione di Centrodestra ad andare avanti per liberare l’Italia.

Centrosinistra: le reazioni

Una sconfitta, quella del centrosinistra, pacatamente ammessa dal segretario dem Nicola Zingaretti, che in una nota diffusa in nottata invita a riflettere sulla “tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare”.

Zingaretti che però non nega quanto di buono fatto in così poco tempo dal patto PD-M5S, con “il risultato intorno a Bianconi” a “conferma, malgrado scissioni e disimpegni” del “consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza”.

Di diverso, diversissimo avviso il M5S, che prende immediatamente le distanze da quello che viene definito un “esperimento” che “non ha funzionato”. Un netto passo indietro per i grillini, su Facebook spiegano come “questa esperienza” testimoni “che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti”.

“È mancato un mese in più”, con queste parole Vincenzo Biancone si è rivolto agli umbri che lo hanno votato. Il candidato del patto civico si è poi congratulato telefonicamente con Donatella Tesei, augurandole buon lavoro.

Le liste: bene Lega e FdI, male il PD. Tonfo Cinquestelle

Tra i risultati delle varie liste, spicca senz’altro l’enorme passo avanti della Lega, capace di abbattere il muro del 40%, ma non è da sottovalutare neanche il risultato di Fratelli d’Italia, attualmente sopra il 9% e capace di sopravanzare Forza Italia, ora al 6,6%.

Male il PD, che si attesta al 20% con 3 punti in meno rispetto ai risultati delle ultime europee, ma il vero tonfo è quello del M5S, i cui consensi oscillano tra il 7% e l’8%, con un passivo di 20 punti rispetto alle politiche del 2018.

Boom affluenza

Ottimi risultati dal punto di vista dell’affluenza, che ha raggiunto e superato il 64% (64,4%), con nove punti in più rispetto alle ultime elezioni.

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