di Emanuele Roccia.
Nessuno aveva dubbi, Zingaretti ha riproposto il cavallo di battaglia di una sinistra sempre più in preda ad una crisi d’identità, lo ius soli. Ed è inutile che Di Maio si sorprenda delle dichiarazioni dell’alleato, dal momento che sapeva bene, al momento di formare il governo, quali fossero le priorità per la sinistra, indipendentemente dalla situazione del Paese. Eppure, le esternazioni del segretario del Pd sono, da un punto di vista, positive, perché prima c’era l’intenzione di mascherare la volontà di approvare lo ius soli, chiamandolo ius culturae, che avrebbe dovuto essere un diritto di cittadinanza legato ad un certo periodo di studi. Finalmente, la sinistra ha gettato la maschera e ha smesso di nascondere il suo reale obiettivo, non condiviso dalla maggioranza degli italiani. Ma analizziamo i motivi per cui è più che doveroso dire di no ad una proposta come questa. Ciò che una certa parte politica non capisce è che la cittadinanza non è un regalo, quindi non può essere data a tutti indistintamente. Ed è poco credibile utilizzare la scusa dei bambini che, siccome crescono in Italia, devono essere italiani. La cittadinanza non è una caramella da regalare. Attualmente, chiunque sia nato e cresciuto in Italia può, al compimento del diciottesimo anno di età, richiedere la cittadinanza, quindi questo non è affatto un sistema discriminatorio, dal momento che è più che giusto che il ragazzo non italiano si integri ed impari a rispettare la nostra civiltà, le nostre tradizioni e i nostri simboli. D’altronde, non è una novità che, per la sinistra, l’identità non ha alcuna importanza. Essere italiani oggi, per qualcuno, non ha un significato e ciò è molto grave. Avere un’identità come la nostra vuol dire farsi portatori di un’eredità culturale immensa, invidiata da tutto il mondo, un’eredità che spazia da Dante a Leopardi, da Giotto a Bernini e che è in grado di abbracciare qualsiasi campo. In verità, l’unico motivo per cui la sinistra ha avanzato da tempo questa proposta è di natura elettorale, dato che il Pd ha tutto l’interesse di trovare nuovi potenziali elettori, perché è consapevole che la maggior parte del popolo italiano, in caso di elezioni, boccerebbe il suo operato. Inoltre, lo ius soli potrebbe danneggiare quei bambini stranieri che vengono tanto strumentalizzati, perché, se un giorno volessero tornare nel loro paese, si troverebbero ad essere italiani, senza avere una possibilità di scelta, oggi garantita. Quindi, se la sinistra ha davvero così tanta voglia di trovare nuovi voti, si occupi dei lavoratori, degli operai, dei piccoli commercianti e dei piccoli produttori italiani, categorie tutelate oggi dalla tanto demonizzata destra, che continuerà ad aumentare di consenso, proprio grazie a quella sinistra che ha perso interamente il contatto col popolo e che non capisce che essere italiani non è un semplice automatismo, ma è una scelta che si compie quotidianamente, con orgoglio.