Ancora odio giudaico in Terra Santa

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Segnalazione del Centro Studi Federici
Questa volta hanno colpito Taybeh, l’antica  Ephraim, in Cisgiordania, l’unico villaggio interamente cristiano di Terra Santa sopravvissuto all’occupazione sionista. I discendenti di Caifa (coloni fanatici provenienti dagli insediamenti illegali) hanno fatto scritte offensive sui muri in lingua ebraica e bruciato un auto di una famiglia cattolica (fonte: il profilo fb di Abouna Johnny Abu Khalil, parroco latino di Taybeh).
Da anni si susseguono questi atti vandalici contro chiese e conventi cattolici, senza interventi efficaci da parte delle autorità israeliana.
Per dovere di cronaca segnaliamo il comunicato diffuso dalla “Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa” (prelati che hanno accettato la dichiarazione “Nostra aetate” del C.V.II, tutti in comunione con Bergoglio, l’amico dei rabbini):
“Abbiamo appena saputo di un nuovo atto di vandalismo di stampo razzista commesso nel villaggio palestinese di Taybeh, a est di Ramallah, dove sono stati fatti dei graffiti in ebraico su un muro e dove una macchina è stata incendiata.
Ieri, decine di auto sono state danneggiate e scritte in ebraico sono state trovate nella città araba di Jaljulia (Israele centrale).
Questi due incidenti fanno seguito a molti altri attacchi simili, che sono stati perpetrati di recente, soprattutto contro proprietà palestinesi in Cisgiordania.
Condanniamo fermamente questi atti razzisti di vandalismo. Esortiamo inoltre le autorità israeliane a indagare seriamente su questi palesi crimini d’odio e a consegnare quanto prima alla giustizia i responsabili e coloro che incitano a tali crimini.
Gerusalemme, 29 novembre 2019”

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