La messa è finita. Ennesimo show Lgbt nel Duomo di Vienna

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Dopo i diavoli, gli angeli. Per combattere l’Aids la cattedrale di Santo Stefano presta l’altare a Conchita Wurst e amici attivisti. Con la benedizione e gli applausi del cardinale Schönborn

Diavoli, ballerini a petto nudo con le corna e le tute in latex, fibbie con teschi, drag queen, piume, calze a rete, candele, musica elettronica e fumogeni rossi. E tutto intorno, crocifissi, paramenti sacerdotali e leggii. È il 30 novembre 2018: le immagini dell’evento di beneficenza Lgtb, organizzato per il secondo anno di fila in occasione della giornata mondiale contro l’Aids, ricordano quelle di un Rocky Horror Picture show. O di una messa nera. Solo che sono state scattate nella cattedrale di Santo Stefano di Vienna con la benedizione del cardinale Christoph Schönborn, seduto in prima fila ad applaudire l’attore seminudo Philipp Hochmair che in piedi sulla balaustra dell’altare brandiva un microfono e una birra.

CONCHITA WURST SUL PULPITO

Anche quest’anno il cardinale ha concesso la replica: nuova giornata mondiale contro l’Aids, nuovo show. Pensionati demoni e nudità, il duomo di Vienna si è questa volta riempito di angeli e centinaia di “fedeli” in delirio per l’esibizione dell’immancabile drag queen Conchita Wurst, impellicciata per l’occasione. E anche quest’anno Gery Keszler, attivista omosessuale e padrino di “Believe Together” in cattedrale, evento più significativo della “lunga notte di solidarietà” organizzata dalla sua associazione Life+ tra il 30 novembre e l’1 dicembre a Vienna, ha ringraziato affettuosamente il cardinale che ancora una volta aveva reso possibile lo show e applaudiva in prima fila.

GLI ANGELI NON DISCRIMINANO

«Tutti possono essere un angelo», ha spiegato l’attivista (che dopo aver perso sponsor e sovvenzioni annuali, ha annunciato nei mesi scorsi la chiusura di Life Ball, una delle più grandi raccolte di fondi per la lotta all’Aids supportata da celebrità come Bill Clinton o Elton John): finito di elogiare il cardinale per «la fiducia» e la sua disponibilità a «costruire ponti», Keszler ha dunque tenuto una breve omelia sugli angeli «che aprono la porta a coloro che sono lontani dalla chiesa, perché gli angeli non hanno paura del contatto, non guardano allo stile di vita o alla religione, sono un simbolo di solidarietà, se non il simbolo di solidarietà».

Nello spiegare il titolo della kermesse, “Il desiderio degli angeli” appunto, Keszler ha anche dedicato un passaggio al significato dell’Avvento, durante il quale «dovremmo più che mai pensare alla cooperazione». I proventi della serata verranno devoluti infatti alla Confraternita del Beato Gerardo dell’Ordine di Malta che in Sudafrica si occupa di malati di Aids indipendentemente dalla religione, dal colore della pelle o dall’orientamento sessuale, proprio «come gli angeli».

IL MIRACOLO ANTIOMOFOBICO

Il momento di grazia si è registrato dopo la mezzanotte, quando Chris Lohner ha raccontato il miracolo di Montevergine: è la storia di una coppia omosessuale che in un freddo inverno del 1256 fu sorpresa baciarsi a Napoli da una folla inferocita che li trascinò nella foresta del Monte Partenio, dove furono legati a un albero e abbandonati al freddo a pochi passi dal santuario della Madonna di Montevergine. Fu allora che la Vergine decise di salvare dalla violenza omofobica i due uomini, sciogliendo il ghiaccio che si era formato sui loro corpi con caldi raggi di sole, e che la popolazione, davanti al miracolo, chiese perdono e tornò ad accogliere i due innamorati. «Ringraziamo Dio – ha detto il cardinale – perché c’è posto per tutti nella sua creazione e non vuole che nessuno si senta escluso».

Anche quest’anno dunque, per ricordare che «c’è posto per tutti nella creazione divina» e sostenere un’opera meritoria, l’altare ha ceduto il posto al palcoscenico, l’avvenimento a flessione sociale, la carità alla filantropia, la dottrina alla rivendicazione, la parola di Dio a quella degli uomini impegnati. Il costo di un biglietto per assistere dai posti migliori a questo spettacolo è stato di 93 euro.

Da https://www.tempi.it/la-messa-e-finita-ennesimo-show-lgbt-nel-duomo-di-vienna/

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