Roma, 8 mar – L’intera Nazione è bloccata dall’emergenza coronavirus, divisa a metà da un decreto prima comunicato col misurino e poi diffuso nelle tarde ore della notte. La preoccupazione di Emma Bonino, però, è tutta per i rifugiati (e per l’Europa).
Bonino: “Garantire salute rifugiati”
La Bonino lo ha scritto ieri sul suo profilo Twitter e anche su Facebook, comunicando ufficialmente di aver richiesto al ministro degli Interni misure ad hoc per gli immigrati: “Ho chiesto a ministro #Lamorgese quali misure ha intrapreso per garantire salute di richiedenti asilo ospitati nei CPR, perché venga fatto sforzo ulteriore di comunicazione e prevenzione per proteggere la salute di operatori e rifugiati”. E se da una parte si potrebbe essere d’accordo con la Bonino perché il loro status di rifugiati non li esime dal contrarre il coronavirus, vale anche il contrario – perché accoglierne altri mentre siamo in piena emergenza sanitaria?
La solita solfa: “Ci vuole più Europa”
La stessa Bonino sempre su Twitter ieri commentava il fatto che gli altri Paesi europei non hanno aiutato l’Italia nella fornitura di mascherine e presidi sanitari, e ne dà tutt’altra lettura (ovviamente europeista): “puntuale torna slogan l’Europa ci lascia soli. Facciamo chiarezza: gestione sistemi sanitari è competenza nazionale, che Stati membri hanno sempre voluto tenersi con le unghie e i denti. Misure nazionali non più sufficienti: Anche in questo caso ci vuole più Europa”. Insomma, la ricetta della Bonino, la panacea di ogni male, è l’Europa (anzi, l’Unione Europea) – proprio come lo è per Mario Monti, e le riflessioni le lasciamo a voi.
Ilaria Paoletti
Da