L’accusa del Pasdaran
Di fronte a un vero e proprio attacco di guerra che ha ammalato e poi condotto alla morte, due notti fa, anche uno dei pezzi grossi dei servizi segreti di Tehran, Ahmadinejad è stato l’unico statista al mondo che ha apertamente mostrato irritazione con lettere che tutti possono visionare, inviate a Oms e Onu. Lo statista islamico e nazionalpopolare, che in suo viaggio italiano del 2008 non ebbe timore alcuno nel definire Mussolini “un eroe del Mediterraneo, filoislamico” poco prima di essere attaccato dal servizio britannico residente in Italia con onde radioattive elettromagnetiche (almeno se stiamo a quanto sostenne l’ex ambasciatore iraniano e vari quotidiani come Ettel’at), ha accusato Londra e Usa di voler continuare a dominare il mondo con tutti i mezzi, anche con mezzi più atroci e pericolosi delle armi atomiche, che già senza scrupoli hanno nel passato utilizzato. Ma quanto si tentò allora di sopprimere ed annichilire, con Hiroshima, Nagasaki, Yalta, inesorabilmente sarebbe tornato alla luce più forte di prima: dal peronismo tercerista latinoamericano, al maoismo antiYalta, dal nasserismo mediterraneo alla Rivoluzione iraniana guidata dall’Imam Khomeini. Il Global Britain, per conservare il quale furono bruciati vivi migliaia e migliaia di innocenti bambini e civili a Dresda, Gorla, e furiosamente in tutto l’eroico Giappone che mai avrebbe altrimenti ceduto, perdeva pezzi fondamentali e casematte strategiche. Londra avrebbe continuato, però, a dominare il mondo tramite il “deep state” Usa (fazione Rothschild), la Fed ed il petrodollaro. La propaganda di Information Warfare (IW) che fa dell’11 settembre una azione del Mossad, o di Al Qaeda un ramo della Cia e del traditore Skripal’ avvelenato una vittima dell’onnipresente guastafeste Putin può proprio essere una conseguenza del potere propagandistico globale del britannico MI6. Operazioni chirurgiche, come quella del COVID-19 o, nel passato italiano, gli omicidi diretti di Giovanni Gentile e Benito Mussolini (compiuto dal reparto Z) come quello politico di Craxi e sociale dell’IRI, non possono che rimandare all’azione brillante di reparti operativi o propagandistici culturale del servizio di Londra.
La tradizione imperialista di cui dispone la Gran Bretagna, come una sorta di immateriale capitale geopolitico e “spirituale”, non solo rimanda a Disraeli (il più notevole e geniale statista dell’intero ‘800) ma possiede un “deep state” che si identifica con “una cerchia segreta”, così la chiama lo stesso Ahmadinejad. Tale fazione elitaria unifica la Regina con i Rothschild e non è di certo a disposizione degli Usa, al limite tenta di utilizzare al proprio fine i vari pupazzi di sorta, siano essi gli Obama o i Trump di turno. La Brexit, vista in tale luce, può ben essere un semplice depistaggio tattico. Mark Carney, Governatore della Banca Centrale d’Inghilterra, appartiene appunto alla fazione Rothschild; il ritorno di forza dei Rothschild ha un evidente significato politico e geopolitico. L’ipotesi che formulo è quello di un avvicinamento a passi da gigante a una nuova Yalta. Secondo l’intento dell’elite anglosassone, Londra e Pechino, come ieri Washington e Mosca, debbono raggiungere il deal e spartirsi il pianeta. Chiaramente la Russia e l’Europa da un lato, l’Iran dall’altro sarebbero le vittime designate di tale affare del secolo. La Russia, in particolare, come voleva Brzezisnki, sarebbe ridotta a pezzetti e stritolata. La fazione patriottica e anti-britannica di Xi Jinping, puntando alla supremazia globale, non è fino ad ora scesa a compromessi con i Rothschild, preferendo la compagnia di Vladimir Putin, e il COVID-19 potrebbe essere letto proprio in una tale ottica di Azione di Guerra ibrida.
Una consapevolezza europea, o meglio ancora quella di un “socialismo euromediterraneo” come lo definivano prima il Mussolini di Salò, stanco del pangermanesimo reazionario, poi Craxi stesso, è nella suddetta ipotesi la assoluta necessità tattica. Ogni fiducia verso la Germania e i tedeschi andrebbe superata definitivamente; dallo Stato maggiore prussiano a quello nazionalsocialista, lo storico infantile complesso filo-londinese dei vertici berlinesi ha già in due casi, decisivi, distrutto ogni ipotesi di collaborazione euromediterranea. Auspicabile, viceversa, la strategica gravitazione di macroregioni tedesche verso Mosca Terza Roma, una grande unità europea con centralità della Tradizione mediterranea e il recupero dell’Islam non occidentalizzato e fanatico come nostro tradizionale alleato (da Hezbollah ai rivoluzionari yemeniti passando per il martire Soleimani non mancano fraterni esempi…). La consapevolezza tattica, come fu compreso da chi ci ha preceduto, da Garibaldi a Berto Ricci, da Gentile a Mussolini, rimane la maggiore arma di fronte al Nemico di sempre: Londra, la Terza Cartagine, il Nemico dell’uomo.
Da
http://www.noreporter.org/index.php/conflitti/26468-guerra-batteriologica