Se Conte e Gualtieri fossero uomini politici seri e responsabili chiederebbero per prima cosa all’UE il rinvio della riforma del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) il discusso fondo “salvastati”.
Pensate che quei signori inqualificabili che sono i burocrati di Bruxelles lo hanno inserito addirittura come primo punto all’ordine del giorno della riunione dell’Eurogruppo di lunedì prossimo 16 marzo… Talmente importante che la discussione di provvedimenti contro il Covid-19 slitta addirittura al terzo posto.
La discussione era originariamente prevista per aprile, ma è stata anticipato, probabilmente proprio per approfittare del coronavirus utilizzato come “arma di distrazione di massa”.
Invece il premier Conte e, naturalmente, il ministro Gualtieri (che peraltro prende ordini solo dalla BCE) non hanno neppure risposto alla esplicita richiesta in tal senso formulata da Salvini e dalla Meloni nel corso dell’incontro avuto ieri a Palazzo Chigi.
Può sembrare assurdo ma il MES è una minaccia ancora peggiore del coronavirus. L’epidemia ci colpisce e falcidia per qualche settimana o mese: il MES ci porterà tutti definitivamente alla fame per anni (l’esempio della Grecia è sotto gli occhi di tutti).
Non può stupire, dunque, che oltre all’emergenza coronavirus, Matteo Salvini abbia ricordato che: “Sullo sfondo di tutto c’è il silenzio dell’Ue che pensa più al MES che al virus e che dimostra ancora una volta la sua lontananza dagli italiani». «L’Europa è totalmente assente, deve svegliarsi» ha aggiunto Giorgia Meloni.
Purtroppo, l’introduzione del MES, così come previsto dall’UE, è proprio il motivo principale della presenza di Gualtieri nel governo che, ancor prima di diventare ministro spinse lo scellerato Conte a firmare l’impegno a nome di un’Italia che non ne sapeva nulla. Non ci meraviglieremmo quindi se lunedì Conte darà ancora una volta l’ok.
Come sappiamo l’esecutivo Conte-Gualtieri è nato proprio da un esperimento genetico costruito nei laboratori di Bruxelles.
Gualtieri, collaboratore di Cristine Lagarde, rappresentante della Open society di Soros, può essere considerato il garante dei poteri forti UE per i ruoli ricoperti nelle istituzioni europee, prima di venire a fare il ministro per rovinarci del tutto.
L’ok alla riforma del MES, nel testo attuale, darà il colpo di grazia all’economia italiana, in quanto il nostro Paese dovrebbe versare centinaia di miliardi al fondo, al quale però non potrebbe mai attingere, perché per ottenerne l’aiuto finanziario occorrerebbe non essere sottoposti a procedura per disavanzi eccessivi. Sappiamo bene che, invece, l’Italia – soprattutto ora – non ha certo un deficit inferiore al 3% del Pil né un rapporto fra debito e Pil inferiore al 60%. Anzi, sia con la manovra economica di dicembre sia, ora, con la richiesta di “sforamento” per l’emergenza coronavirus, Gualtieri ha fatto di tutto per portarci fuori da questi parametri.
Perché? Perché in queste condizioni l’Italia dovrebbe sottostare a una serie di condizioni capestro per qualsiasi contributo. Di fatto verrebbe commissariata dalla UE o meglio dalla famigerata Troika: UE-BCE-FMI che spolperebbe il nostro Paese di ogni residuo tesoro (Ferrovie, Poste, Leonardo, Fincantieri…).
Oggi l’Italia è economicamente, politicamente e moralmente molto più debole di qualche mese fa e la cattiva gestione dell’emergenza coronavirus ci ha dato il colpo di grazia.
Siamo il Paese con più contagi e morti dopo la Cina e questo grazie solo e soltanto a una politica dissennata, come ormai unariamente riconosciuto a libello mondiale. Un governo inetto che prima ha sottovalutato il pericolo, poi perso tempo, non ha avuto (e non ha) coraggio, ha preso decisioni sbagliate e contraddittorie, sordo agli appelli che giungevano dalle regioni, dagli ospedali e dai virologi.
Dopo Caporetto il governo si dimise e venne sostituito anche il Capo di Stato Maggiore. Qui invece il presidente della Repubblica tace mentre quello del Consiglio dichiara con incredibile faccia di tolla «Avverto l’opportunità di un coordinamento per l’approvvigionamento di macchinari e attrezzature sanitarie». Capito? Solo il 9 marzo il presidente del Consiglio si è accorto che servono attrezzature: un mese dopo l’inizio dei contagi in Italia, due mesi dopo l’allarme internazionale.
Eppure. sarà proprio questo primo ministro, nominato a Bruxelles e solo ratificato dal Colle ad andare lunedì 16 a dare il benestare al MES e alle nuove norme che affosseranno definitivamente il nostro Paese. Se non riusciremo a fermarlo prima.
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