“Il cattolicesimo è l’antitesi dei principi massonici. Il potere economico in mano a pochi, che comandano sulla politica, è un modello anticristiano e disumanizzante”. Lo afferma ad Informazione Cattolica il dottor Matteo Castagna, responsabile nazionale del circolo cattolico “Christus Rex-Traditio”. Ecco la sua intervista.
Lei è responsabile nazionale del circolo cattolico Circolo Christus Rex-Traditio. Quando è stato costituito e quali ne sono le finalità?
“L’ho fondato e diretto a partire dal 1 gennaio 2007, come evoluzione di una precedente esperienza tradizionalista, iniziata, per me, nel 1998. La finalità è quella del proselitismo cattolico romano integrale (ma non integralista, perché non siamo dei fanatici!), con le modalità proprie di una associazione composta da laici: lo studio, la preghiera e l’azione pubblica attraverso l’impegno, anche diretto, in politica per la Regalità Sociale di Cristo. Cioè per ristabilire i diritti di Dio sulla società, come prevede la dottrina sociale della Chiesa”.
Nel corso degli anni avete organizzato diversi eventi culturali con ospiti particolarmente importanti. Ci ricorda qualche iniziativa che avete organizzato che vi ha dato grandi soddisfazioni?
“È vero. Tutte ci hanno dato soddisfazione perché, anche grazie ad una ampia rete di conoscenze, non abbiamo mai fatto un flop. Mi piace ricordare i primi eventi, con conferenze sul pericolo dei vaccini (fummo profetici?) e poi quelli con l’Avvocato Gianfranco Amato sui temi della bioetica, o le tante presentazioni del mio libro, avvenute soprattutto grazie all’interesse dimostrato dai dirigenti della Lega di Salvini. La più grande soddisfazione militante fu quella di aver liberato, con un grandissimo impegno, la chiesa di San Pietro Martire di Verona dall’occupazione dei luterani”.
Come vive la sua fede quotidiana?
“Vivo la mia fede quotidiana iniziando con le preghiere del mattino ed il Rosario per il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria su questo mondo, avvelenato dalla sovversione anticristiana. Poi con lo studio della teologia e sforzandomi di compiere buone opere, conformemente al catechismo, soprattutto nella carità verso le anime, denunciando l’errore e facendomi portavoce della Speranza di Cristo, unica Via, Verità e Vita”.
A quale santo della storia della chiesa si sente particolarmente legato e perché?
“Credo soprattutto a San Pietro Martire da Verona, grande Inquisitore domenicano, co-patrono della mia città: Verona. Per la Sua Fede senza compromessi, per la Sua combattività e per la Sua fedeltà al Corpo Mistico di Cristo”.
In molti attaccano la messa in latino voluta da San Pio V. Secondo lei perché?
“Perché la sovversione anticristiana odia, per natura, la Santa Eucarestia, che rinnova in modo perfetto la vittoria di Cristo sul Diavolo. La lingua è un pretesto per attaccare la sostanza: il rinnovamento incruento del Sacrificio del Calvario da parte del Redentore dell’umanità. Solo nella Messa di sempre, codificata da San Pio V, ogni formula è chiarissima nell’indicare le finalità con la degna sacralità”.
Tra le chiese cattoliche del mondo che ha visto a quale è rimasto particolarmente affezionato?
“Senza dubbio a Santa Maria Maggiore, a Roma. Un esempio mirabile di Fede di quando la civiltà era davvero e pienamente cattolica”.
Qual è il suo giudizio su quanto sta accadendo nel mondo a proposito di pandemia da coronavirus?
“Credo che ci sia un gran caos, generato da un premier e da un governo che si sono dimostrati incapaci di gestire la situazione, fin dall’inizio. I dati ci dicono che i deceduti sono meno dell’anno scorso. C’è qualcosa di strano e forse qualcuno ne sta approfittando per rimodulare la globalizzazione. Di certo non per il bene comune”.
Qual è il suo giudizio sull’operato in Italia del governo Conte e sulle azioni delle opposizioni parlamentari?
“Conte mi pare un disastro. È passato dall’abbraccio al cinese ad un lockdown che sta mettendo in ginocchio l’economia. Si è circondato di ‘esperti’ che quotidianamente vengono contraddetti da altri scienziati. Mi pare di leggere che dove non si è chiuso tutto, la questione sia stata comunque risolta. E comunque il 4, tutti dovevano poter tornare al lavoro. Credo che la limitazione delle libertà personali, soprattutto quella di culto, siano non solo un errore, ma un motivo di opposizione sul piano giuridico e politico. Difficile far lavorare le opposizioni se si tiene chiuso il Parlamento. Forse potevano fare di più, come contrapporre una task force alternativa a Burioni, ma in democrazia contano i numeri, che il centrodestra non ha per far passare le molte cose giuste proposte”.
Lei è Veneto. Come si sta comportando in materia Luca Zaia?
“Io sono veronese, italiano e veneto. Mi pare che Zaia stia andando nel verso giusto, ovvero in controtendenza rispetto al governo, nei limiti impostigli dalla legge. Per questo è il governatore più amato d’Italia.
Lei è fortemente impegnato nel contrasto alle mafie e alla massoneria. Ci può parlare del suo impegno su questi temi?
Il Cattolico è anti massoneria per costituzione. Il cristianesimo è l’antitesi dei principi massonici. Perciò sono anti massone ma anche anti lobbista, secondo quanto insegna l’Enciclica “Quadragesimo Anno”. Il potere economico in mano a pochi, che comandano sulla politica, è un modello anticristiano e disumanizzante perché pone come valore primario il profitto, alla faccia di ogni etica e di ogni principio morale. Le mafie sono l’organizzazione malavitosa e spietata di una religione basata sull’illegalità, sul disordine e la corruzione. Per questo collaboro con associazioni antimafia dando il mio contributo sul piano giornalistico e della diffusione di una cultura della legalità, non dell’ipocrisia”.
MATTEO ORLANDO
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