L’Eurogruppo di oggi, venerdì 8 maggio, si è concluso con un accordo sul MES. Per l’Italia ha partecipato il ministro dell’economia Roberto Gualtieri(PD). Ciascuno Stato potrà accedervi nella misura del 2% del PIL (con uso limitato alle sole spese sanitarie dirette e indirette), per l’Italia circa 36 miliardi di euro, da restituire in dieci anni al tasso di interesse dello 0,1%.
Le condizioni sono sostanzialmente elencate al punto 7) delle conclusioni di cui al documento sottoscritto dai ministri delle finanze degli Stati dell’area euro.
Ci siamo tirati in casa “la sorveglianza economica e fiscale“, altro che assenza di condizioni!
“Successivamente, gli Stati membri dell’area dell’euro rimarrebbero impegnati a rafforzare i fondamenti economici e finanziari, coerentemente con i quadri di coordinamento e SORVEGLIANZA ECONOMICA e FISCALE dell’UE, compresa l’eventuale flessibilità applicata dalle competenti istituzioni dell’UE“.
Insomma, saremo sottoposti alla “sorveglianza economica e fiscale” da parte delle Istituzioni della Ue. Mezza troika in casa! La finalità indicata è quella di ridurre il debito, alias consolidamento fiscale e tagli selvaggi alla spesa pubblica.
Il presidente del consiglio Conte aveva detto “eurobond sì, MES no“. Ci ritroviamo invece il MES, solo il MES. Di Recovery Fund, campa cavallo che l’erba cresce…
Giuseppe PALMA
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Consigli letterari:
di Paolo Becchi e Giuseppe Palma, “DEMOCRAZIA IN QUARANTENA. Come un virus ha travolto il Paese“, Historica edizioni.
Qui i link per l’aquisto:
http://www.historicaedizioni.com/libri/democrazia-in-quarantena/
https://www.libreriauniversitaria.it/democrazia-quarantena-virus-ha-travolto/libro/9788833371535
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