Tarro, Bacco e De Donno sovvertono la dittatura scientifica ► “Vi sveliamo errori e orrori del virus”

Condividi su:

 

Canale Europa Tv”, piattaforma di televisione in streaming, ha ospitato tre voci di esperti fuori dal coro: Giulio Tarro, Giuseppe De Donno e Pasquale Bacco. I loro pareri, poco ascoltati dai media mainstream, sono state accolti dalla web tv nel corso di una conversazione pubblicata sulla pagina Facebook. (Clicca qui per l’intervista integrale).

In questi mesi siamo stati sommersi da un flusso informativo sul Coronavirus proveniente da tutti i mezzi a nostra disposizione. Eppure tra chi si trova dall’altre parte degli schermi di televisioni e telefonini sono parecchi a sostenere la presenza di un unico flusso narrativo.

Ad apparire nelle pagine dei giornali e nei salotti televisivi sono in gran parte sempre gli stessi volti. Mentre le opinioni di medici e virologi che cercano di risalire il fiume controcorrente hanno trovato poco spazio. E’ proprio il caso del trio Tarro, De Donno, Bacco, autori di pensieri divergenti dai consessi tradizionali. E per questo, forse, ne hanno pagato le conseguenze.

Origine e sviluppi del virus, terapia al plasma e immunità cellulare: questi alcuni dei nodi sciolti durante la videoconferenza.

Tarro: “Raggi ultravioletti e immunità cellulare i prossimi passi nella lotta contro il virus”

Innazitutto ne approfitto per dire che l’Oms ha appena dichiarato che l’asintomatico non è infettante. Ma questo già l’aveva detto fin dall’inizio la dott.ssa Maria Van Kerkhove quando si era messa a polemizzare con Fauci.

E poi credo che sia importante un aspetto che ci riguarda molto da vicino, il sole e i raggi ultravioletti. Circa 6-7 minuti vengono dati al virus per sopravvivere.

Il prossimo passo viene invece dall’immunità e da questo miracolo della sieroterapia. Il tema fondamentale è che c’è un’immunità cellulare. L’immunità cellulare è quella che è stata dimostrata dagli amici di Singapore, soprattutto per quel che riguarda la prima Sars. La prima Sars ha avuto un’immunità cellulare che rimane per 17 anni.

L’altro aspetto importante è che abbiamo predisposta questa immunità cellulare con il beta Coronavirus degli animali. Già a gennaio io parlavo del famoso 3% degli agricoltori della Cina meridionale che avevano una risposta immunitaria nei riguardi del Coronavirus. C’era già la presenza sintomatica e asintomatica del virus”.

De Donno: “Se avessimo usato sin dall’inizio la plasmaterapia avremmo evitato circa 3500 morti”

Abbiamo avviato a Mantova questo protocollo di ricerca, insieme ai colleghi di Pavia, portandolo avanti convincendo anche quella parte più critica dei nostri colleghi. Inizialmente non erano così convinti della nostra intuizione. Abbiamo iniziato ad arruolare i pazienti e questi stavano meglio.

Essendo una strategia terapeutica a così basso costo e con scarsissimi effetti collaterali, la mia idea è che questo vada usato in prima linea. Molti di quelli che screditano questo tipo di trattamento, negli ultimi giorni hanno portato alla luce il lavoro che hanno fatto i cinesi e che è stato pubblicato su Jama il 3 giugno.

In realtà quel lavoro ci dà ancora più ragione perché viene confermato tutto quello che noi diciamo. Ovvero che i pazienti trattati con plasma convalescente vedono una riduzione del tempo medio di ricovero di almeno 5 giorni. Se avessimo usato il plasma di pazienti convalescenti in Italia dall’inizio dell’emergenza avremmo evitato circa 3500 morti”.

Bacco: “Uno studio angloamericano posiziona la comparsa del virus a fine settembre. Quando lo dicevamo noi…”

Noi abbiamo fatto 7038 visite, abbiamo fatto un calcolo semplice sul numero dei positivi e abbiamo detto che sicuramente questo virus è arrivato a fine settembre, inizio ottobre. L’abbiamo detto, siamo stati trattati non benissimo. Poi è di ieri uno studio americano e inglese che ha posizionato l’inizio del virus nello stesso periodo individuato da noi. E poi abbiamo fatto un’azione di laboratorio e detto che il virus fosse sensibile alla temperatura.

Ma già a inizio marzo il professor Tarro aveva detto quanto sarebbe finita questa emergenza. Io ho sempre detto una cosa: un Paese che non dà voce ad un professore come Giulio Tarro si deve vergognare“.

Tarro: “Plexiglas sui banchi di scuola? Come si fa a pensare un fatto del genere!”

Già avevano previsto pannelli di plexiglas non sotto l’ombrellone ma sopra i banchi di scuola. Come si fa a pensare ad un fatto del genere! A livello epidemiologico dobbiamo stare attenti, ma non possiamo sempre proiettare il bicchiere mezzo vuoto. Adesso sappiamo benissimo, grazie a Giuseppe De Donno che l’ha applicato subito in Italia, che esiste un salvavita ed è la sieroterapia”.

Bacco: “Anche se in buona fede, abbiamo ucciso molte persone con dei protocolli sbagliati”

La mancanza delle autopsie ha rappresentato l’elemento cruciale della parte iniziale. Noi possiamo dire che, anche se in buona fede, molte di quelle persone noi le abbiamo uccise. Ed io ho parlato con dei medici che stavano in prima linea che hanno fatto delle azioni e si sono resi conto che hanno fatto più male che bene a quelle persone.

E’ il meccanismo intorno al quale gira tutto. Abbiamo sbagliato completamente il protocollo terapeutico perché non ci hanno permesso di vedere che cosa succedeva all’interno dell’organismo. Alla prima autopsia ci siamo resi conto di aver sbagliato quasi tutto”.

DA

https://www.radioradio.it/2020/06/tarro-bacco-e-de-donno-sovvertono-la-dittatura-scientifica-vi-sveliamo-errori-e-orrori-del-virus/?cn-reloaded=1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *