Già nel 2009 Attali, economista e scrittore francese, riferendosi alla febbre suina, parlò di un nuovo Governo Mondiale
È veramente interessante ascoltare una voce dal sen fuggita, quella di Jacques Attali, economista, scrittore e grande banchiere francese. Già “consigliere speciale” del presidente Mitterand (1973), collabora successivamente (2008) col presidente Sarkosy, a capo della “Commissione per la liberazione della crescita” nella quale inserisce come relatore il futuro presidente Macron. E quando quest’ultimo va in ballottaggio, con il suo neonato partito, alle elezioni presidenziali francesi, il 23 aprile 2017 Attali dichiara di essere soddisfatto :«… sono stato io a presentarlo a François Hollande nel 2010, e quando Hollande è diventato presidente lo ha chiamato come consigliere». Un personaggio non da poco quindi, che ha fiancheggiato 3 presidenti della repubblica francese, tutti di diverso orientamento politico.
Attali già nel 2009, riferendosi alla febbre suina in corso, scrisse sul “L’Express”: “La Storia ci insegna che l’umanità non si evolve in modo significativo se non quando ha davvero paura: essa allora mette in campo anzitutto dei meccanismi di difesa; a volte intollerabili (i capri espiatori e i totalitarismi); a volte inutili (la distrazione); a volte efficaci (strategie terapeutiche, respingendo se necessario tutti i precedenti principi morali). Poi, una volta terminata la crisi, trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con la libertà individuale e includerli in una politica sanitaria democratica. Questa iniziale pandemia potrebbe innescare una di queste paure strutturali”.
Egli previde “meccanismi di prevenzione e controllo” per “un’equa distribuzione di farmaci e vaccini”, e “Verremo quindi, molto più velocemente di quanto avrebbe prodotto la sola ragione economica, a gettare le basi di un vero governo mondiale…La pandemia che inizia potrebbe far scattare una di queste paure strutturate”; “Si dovrà organizzare una polizia mondiale, uno stockage mondiale dei farmaci e quindi una fiscalità mondiale. Si arriverà allora, molto più rapidamente di quanto non l’abbia consentito la sola ragione economica, a gettare le basi di un effettivo Governo mondiale”. Più esplicito di così!
Allora l’occasione fu mancata perché la febbre suina non diede i risultati sperati, e si esaurì ben presto, ma il meccanismo ipotizzato, grazie all’epidemia del covid 19, ha oggi più possibilità di successo.
Diego Torre
DA
più che una profezia é un programma quasi dettagliato di quello che “le pouvoir mondial” ha in mente di fare… bella roba, bleah.