QANON raccoglie tutte le follie complottiste americane

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L’autore di questo articolo è un cattolico conservatore italiano, che conosciamo.
Il mix di follie che racconta è, probabilmente, il contenitore da cui pescano i più strani o beceri complottardi, fanatici del cospirazionismo sempre, comunque e dovunque. Appare evidente che nessuna persona seria possa credere a determinate panzane. Ma, come scrive Carnieletto, va fatta attenzione perché qui si uniscono attentamente cose vere con altre false.

Follia, ne conveniamo, ma il “fenomeno Q” si sta ritagliando nuovi ed ampi spazi, anche all’interno delle istituzioni americane. Alcuni dati: quando, il 2 ottobre scorso, la Camera dei rappresentanti americana ha votato per condannare questa teoria del complotto, 18 esponenti repubblicani si sono opposti; il 56% dell’elettorato Gop, secondo i dati riportati da Forbes, crede in Q e sono diversi i candidati repubblicani che appoggiano, più o meno indirettamente, Q. Anche il presidente americano Donald Trump, che pure non ha mai sostenuto tale teoria, ha più volte ritwittato stati di profili legati a Q. Ma com’è possibile che un utente anonimo sia riuscito a influenzare così tanto il popolo americano? Com’è possibile che una teoria così strampalata sia riuscita ad ottenere un successo simile?

Sono tre i motivi principali dietro il successo di Q:

Q è una specie di oracolo. Non parla mai chiaramente, lancia il sasso e poi nasconde la mano. Anzi, sarebbe meglio dire che, quelle lasciate dall’anonimo, sono breadcrums, briciole di pane, che dovranno poi essere messe insieme dai bakers, i “panettieri”, ovvero i suoi seguaci, che dovranno interpretare i messaggi. Ora, però, è arrivato il momento di entrare nella tana del coniglio bianco – altra immagine cara a questo mondo – e vivisezionare il fenomeno Qanon.

Partiamo dall’inizio, dal 28 ottobre di tre anni fa. Su 4Chan, un utente scrive: “Hillary Clinton sarà arrestata lunedì dalle 7:45 alle 8:30, la mattina del 30 ottobre 2017”. Nulla di più. La persona che lancia questa rivelazione, che ovviamente non si realizzerà, si firma con una sola lettera: Q. Un riferimento a Q clearance, il livello massimo di autorizzazione all’accesso di fonti top secret.

Questo messaggio viene visto e rilanciato da migliaia di persone. Ci si chiede chi sia l’autore di un simile annuncio. Certamente deve essere ben inserito nel sistema politico americano, deve conoscere quello che gli altri possono solamente intuire. Nulla di più falso, ovviamente. Il 30 ottobre passerà come un giorno qualunque e la Clinton non verrà arrestata. Il seme del dubbio, però, era stato piantato e cominciava già a dare i suoi frutti.

Il 3 novembre, a soli cinque giorni dall’esordio di Q, la giornalista Tracy Beanz, come fa notare Der Spiegel, legittima questa teoria. La rilancia e le dà spazio. Il pubblico della reporter non è ancora enorme (ad oggi conta 120mila iscritti) ma tanto basta. Poca favilla gran fiamma seconda, dice Dante. Basta una piccola scintilla per creare un vasto incendio. E così fu. Del resto, Tracy era riuscita a crearsi un suo pubblico di riferimento parlando, pochi mesi prima, dello scandalo che diverrà noto con il nome di “Pizzagate“, un presunto giro di pedofili attivo nella pizzeria Comet Ping Pong di Washington, che vedeva coinvolta, tra gli altri, la candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton. Era, quella, la punta dell’iceberg della cabala: la setta satanista e pedofila che, secondo i sostenitore di Qanon, governerebbe gli Stati Uniti. L’obiettivo di Trump, e il vero motivo per cui è stato eletto, è di porre fine a questa dittatura satanica. La teoria di Q era dunque perfetta per Beanz.

Dice e non dice, l’anonimo. Lascia solamente intuire e questo è il suo punto forte. Walter Kirn, che si è occupato a lungo di questa teoria, ha affermato che Q riesce ad affascinare i suoi lettori perché offre loro indizi e non teorie: “Il pubblico delle narrazioni su Internet non vuole leggere, vuole scrivere. Non vuole risposte fornite, vuole cercarle”. Ed è quello che, quotidianamente, accade sui social. Chiunque si sente legittimato a leggere e ad approfondire il pensiero di Q. Anzi, a volte ci si spinge anche più in là, vedendo false flag ovunque.

Il 2 ottobre scorso, per esempio, il presidente americano annuncia di esser positivo al Covid. Per gli utenti che si rifanno a Qanon, però, ci troviamo di fronte a una finzione: “In primo luogo, preghiere per il presidente Trump e Flotus (Melania Trump, Ndr). Ti vogliamo bene. Stai bene e stai al sicuro. In secondo luogo, ci sono tutte le possibilità che non abbiano COVI_D e questo fa parte del Piano dell’Alleanza. Ci si aspettava che il presidente Trump ‘scomparisse’ una volta iniziati i grandi arresti. Saranno entrambi al sicuro in ‘quarantena’. Oh, e il loro COVI-D sarà magicamente curato da HCQ (Idrossiclorochina, Ndr), aprendo la strada all’apertura dei paesi in tutto il mondo. Non più la malattia ‘mortale’. Potremmo assistere all’inizio dei tanto attesi ‘Dieci giorni di buio’”.

I grandi arresti riguarderebbero i rappresentanti dem e gli attori di Hollywood che abuserebbero migliaia di bambini con un duplice obiettivo: ottenere da loro l’adenocromo, una sostanza prodotta dall’ossidazione dell’adrenalina, dalla quale si ricaverebbero droghe e sieri per ritardare l’invecchiamento. Secondo diversi sostenitori di Qanon, sotto alcune importanti città americane, sarebbero presenti enormi tunnel in cui sarebbero stati nascosti i minori da offrire alla cabala. Q rappresenta la distopia perfetta perché fornisce la possibilità di costruirsi la propria visione (distorta) del mondo. Ognuno può vedere ciò che preferisce nei grandi stravolgimenti che stanno accadendo in America. È la nuova teoria del complotto. Questa volta, fai da te.

 

DA

https://it.insideover.com/societa/q-anon-i-mille-volti-di-un-complotto.html?_ga=2.128513292.1479041213.1610118715-1415894472.1603719582

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