La caccia dei Costruttori da parte del premier Giuseppe Conte? A colpi di telefonate da parte di “noti legali vicini al premier, da presidenti di ordini forensi a nome dello Studio Alpa, da generali della Guardia di Finanza, da amici del capo dei servizi segreti Vecchione, da arcivescovi e monsignori vicini al cardinal Bassetti e alti prelati vicini alla Comunità di Sant’Egidio”. La ricostruzione del direttore della Stampa Massimo Giannini fa infuriare Palazzo Chigi che ha replicato con durezza.
“In merito all’editoriale di quest’oggi del Direttore del quotidiano la Stampa sono completamente destituite di ogni fondamento le gravissime insinuazioni in cui, facendo genericamente riferimento a quanto narrato dalle ‘cronache’ di questi giorni, si evoca un presunto ‘network’ che farebbe capo al Presidente del Consiglio al fine di ampliare la maggioranza e reclutare nuovi senatori”, si apprende da fonti di palazzo Chigi. “Tra le altre cose appare particolarmente grave il riferimento a un presunto coinvolgimento in queste attività anche dei vertici dell’intelligence – proseguono le stesse fonti riportate dalle agenzie – Il Presidente Conte, dopo aver consultato i vertici dell’Intelligence, smentisce qualsiasi loro coinvolgimento e contatto, anche solo indiretto, con membri del Parlamento e per attività che risulterebbero in palese contrasto con la legge e con le finalità istituzionali proprie del comparto”.
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