Sanremo come Sodoma?

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COMUNICATO STAMPA del 6/3/2021

“Non ho mai guardato Sanremo perché non mi piace, però leggo i giornali. E’ scandaloso che il servizio pubblico pagato con prelievo forzoso dalla bolletta della luce da parte dello Stato mandi in onda uno spot omosessualista, in prima serata, in cui oltre al bacio sodomita si aggiunge il dileggio della religione cattolica, addirittura nel venerdì di Quaresima! Fiorello scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi. Se poi, questa disgustosa pagliacciata avesse lo scopo ideologico di proporre indirettamente al premier Draghi di mettere da parte le reali priorità del Paese, in favore dell’approvazione della “legge-bavaglio” dell’On. Zan, oppure avesse la finalità di aumentare, l’audience per sopperire alla carenza di vere grandi forme artistiche, saremmo di fronte alla decadenza più totale della civiltà occidentale” – dice Matteo Castagna, Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio. Il quale continua: “pare che qualcuno abbia pensato bene di strumentalizzare il teatro di Sanremo, trasformandolo in uno show di “Sodoma e Gomorra”, perché a causa del Covid non si possono tenere le sfilate nelle strade. E’ assordante il silenzio di chi dovrebbe difendere per primo la sacralità della Religione e il pubblico pudore. Con l’Avv. Andrea Sartori del foro di Verona stiamo approntando una denuncia/querela nei confronti di chiunque si sia reso responsabile, anche con proprie omissioni, della diffusione di quanto apparso, a tutela del Cattolicesimo vilipeso e della difesa dei più deboli, che sono esposti ad una comunicazione plastica, senza alcun filtro o critica”.

Matteo Castagna, Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio

Avv. Andrea Sartori, del Circolo Christus Rex-Traditio  

2 Risposte

  • Non ho mai pensato che chi organizza e frequenta i San Remo del post 68 abbia una intelligenza cosi’ ficcante da riuscire a trasformarlo in un manifesto succedaneo ai gay pride o addirittura a favorire una legge demenziale come il ddl Zan… ho sempre pensato che fossero dei “mente capti” del mainstream e si adeguassero ad esso… pero’, devo dire che, vedendo qualche scena di quella pagliacciata di programma, qualche sospetto mi é venuto.

  • San Remo come Sodoma? Magari! almeno sapremmo con chi abbiamo a che fare. Personaggi come quel cantante, Achille Lauro (spero di aver riportato bene il nome), sono solo dei quacuaracquà che per dire “ci sono anch’io”, forzano la mano alla più bassa banalità del mainstream: vestirsi con piume di struzzo e paillettes e baciare in bocca il maschietto di turno… più che uno schifo, una pena pensare a come si siano ridotti certi giovani in cerca di visibilità a tutti i costi, anche al costo di fingersi dei “piglincul” e “quacuaracquà”.

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