Che questa volta Baffino D’Alema, il politico più sottile della sinistra, finisca veramente in trappola? Ieri è passato dai margini della politica e da un dorato esilio, al cuore della cronaca, e per due fatti non positivi.
Prima di tutto la vicenda, narrata da La Verità, dei 140 ventilatori cinesi Aeonmed vg70 per terapia intensiva acquistati da Borrelli quando era ancor commissario alla protezione civile nel 2020 e risultati non idonei, privi dei marchi di conformità, e quindi ritirati dalla Regione Lazio. L’azienda che li ha venduti alla Protezione Civile ha esibito necessaria raccomandazione da parte di un membro noto della sinistra, in questo caso D’Alema, senza la quale è impossibile fare affari con lo stato, il tutto sotto forma di lettera:
“Carissimi”, scrive in inglese il fornitore, “abbiamo appena ricevuto informazioni dall’onorevole D’Alema Massimo che il vostro governo acquisterà tutti i ventilatori nella lista che ho allegato a questa e-mail. E accettiamo i termini del pagamento che avete concordato. Quindi acquisteremo tutti i 416 set di ventilatori per voi il prima possibile. Grazie per la vostra fiducia in noi. Faremo del nostro meglio per servire i vostri interessi”. In Germania diversi deputati CDU han dato le dimissioni per meno.
Però non è finita: ieri sera a Report viene reso noto un tentativo di D’Alema per intervenire sul OMS e nascondere le malefatte del ministro Speranza e dei suoi predecessori nella nota vicenda che vede coinvolti Speranza , Ranieri Guerra, Brusaferro ed il capo di gabinetto Zaccardi sui piani pandemici. Il tutto per evitare che l’Italia “De Sinistra” mostrasse la sua vera faccia di superficialità ministeriale e d’inadempimento dei propri doveri.
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