Il DDL Zan mette in pericolo la libertà

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Rilanciamo lo scritto pubblicato ieri da “Verona News” del nostro Responsabile Nazionale Matteo Castagna, che sta avendo un gran successo e molta condivisione, in vari ambienti, sia cattolici che politici. In serata è giunta la notizia che il capogruppo al Senato della Lega Sen. Massimiliano Romeo ha preparato una nuova proposta di legge in materia…

LETTERE ALLA REDAZIONE

di Matteo Castagna

Paivi Rasanen è stata ministro dell’Interno in Finlandia dal 2011 al 2015. E’, attualmente sotto inchiesta per aver difeso la visione della Bibbia sull’omosessualità.
La polizia sta conducendo quattro diverse indagini penali contro di lei. In tutte è accusata di “agitazione criminale contro un gruppo minoritario”.

Il 20 dicembre dello scorso anno a “YlePuhe” le è stato chiesto cosa penserebbe Gesù degli omosessuali. “Ho sottolineato che tutti gli uomini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, sono sullo stesso piano di fronte a Dio. Sono tutti preziosi, seppur peccatori e bisognosi dell’opera redentrice di Gesù per ottenere la vita eterna”, ha detto Rasanen a LifeSiteNews.

Secondo il Codice penale della Finlandia, l’ex ministra rischia una condanna ad una multa o alla reclusione in carcere per un massimo di due anni.

Di fatto, si può pensare che l’insegnamento pubblico della Bibbia o del Catechismo in materia di orientamento sessuale potrebbe essere oggetto di sanzione penale o civile. Vogliamo che, anche in Italia, sia così?

La domanda che si pone spontanea ai sostenitori del DDL Zan, che potrebbe approdare in aula al Senato nel corso del mese di Maggio, è questa: “chi esprime pubblicamente la bimillenaria dottrina cattolica sull’omosessualità istiga o meno alla discriminazione di genere?”

Se una persona chiedesse, in televisione, di non compiere “il peccato impuro contro natura”, perché lo insegna San Pio X, nel Catechismo Maggiore, rischierà la galera per “istigazione alla discriminazione”?

Qualora la risposta fosse affermativa, i primi discriminati sarebbero i cristiani, che non potrebbero professare la loro Fede. La libertà religiosa e la libertà di chiunque pensasse che l’omosessualità sia pratica immorale rischiano di essere in serio pericolo.

La legge non può lasciare le risposte alla discrezionalità dei magistrati.

Ne tenga conto il legislatore, di ogni colore politico.

Fonte: https://www.veronanews.net/il-ddl-zan-mette-in-pericolo-la-liberta/

 

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