Nei momenti cruciali della storia si può assistere a discorsi che ne cambiano il corso, come quelli di Churchill, oppure a a sermoni autoassolutori e falsi, come quello di Biden.
Intervenuto in TV per spiegare le immagini disastrose che gli americani vedono trasmesse da Kabul Biden ha:
- Affermato di non pentirsi della decisione del ritiro;
- Affermato che “La nostra missione in Afghanistan non è mai stata la costruzione di una nazione”, contraddicendo quanto detto da tutti i presidenti a partire da Bush con “promozione della democrazia” e “portare i diritti delle donne in Afghanistan “ecc ecc..
- Dato la colpa di quanto accade a tutti, dai suoi predecessori agli afgani ai talebani. A tutti , tranne che al sua amministrazione;
- Ammettere che tutto si è svolto più rapidamente di quanto si aspettasse, ignorando quindi quanto i capi militari gli avessero detto da tempo e non ammettendo di non averli coinvolti.
Un pessimo discorso, imbarazzante, e senza domande o repliche ulteriori. Qualcosa che forse era da evitare completamente.
La migliore risposta gliela data Matt Zeller, veterano dell’Afghanistan e fondatore dell’associazione “None left behind”, nome che ora appare ironico:
Riassumendo:
– l’amministrazione Biden era stata avvisata;
– c’erano i mezzi per una evacuazione ordinata;
– i collaboratori da evacuare sono 86 mila, non 2 mila come vuol far credere Biden;
– i militari afgani hanno subito ogni anno perdite pari a quelle degli USA nei 20 anni di permanenza, come si può pretendere che combattano senza paga e rifornimenti regolari?
– gli USA avevano preso degli impegni chiari con i militari e la popolazione afgana e li hanno tradito. Come si può pensare che ora qualcuno gli creda ancora?
Perché proprio questo è il danno maggiore compiuto dall’amministrazione Biden: come si può credere che quadra si impegni seriamente nella difesa di Taiwan, quando non è stata in grado neppure di lasciare 10 mila uomini a garanzia di Kabul? Come si può pensare che gli impegni presi siano seri? Anche in ambito NATO, quanto può essere seria la garanzia posta per gli alleati esterni come Ucraina e Georgia, o anche interni come i paesi baltici, quando non si è lasciato neanche un minimo contingente di garanzia che ultimamente aveva meno perdite dei morti in una media città usa per incidenti stradali?
In Vietnam il ritiro non coinvolse tutta la NATO, qui si è invece distrutta la credibilità di tutto il mondo occidentale, fatto gravissimo, per chi ne comprende gli effetti. L’impero americano ha visto la sua Manzikert, da ora sarà solo una lunga , sanguinosa, decadenza.
Intento in Italia…
DA