Ader: “I cattolici non dovrebbero rimanere passivi nella loro ricerca di Dio e del suo aiuto”

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LA NOTIZIA
di Leonardo Motta per Agerecontra.it 
Il presidente ungherese ha presieduto il Comitato sociale in preparazione del 52° Congresso eucaristico internazionale (Iec)

 

Il presidente ungherese Janos Ader, 62 anni, ha espresso un chiaro impegno a favore della sua fede cattolica al Congresso eucaristico mondiale tenutosi a Budapest dal 5 al 12 settembre.
“Se vivi secondo le leggi di Dio, se metti a frutto i talenti che Dio ti ha donato, se non cerchi Dio nella realtà fisica ma nel tuo cuore, anima e opere, allora troverai anche Lui”, ha detto a Fidesz – Unión Hungarian Civic davanti a diverse migliaia di partecipanti al congresso di Budapest.
Nel suo discorso ha fatto diversi riferimenti all’arte, alla letteratura e agli aneddoti della sua vita.
Ader ha anche spiegato che come cristiani dobbiamo essere socialmente attivi in ​​base alla nostra fede.
“I cattolici non dovrebbero rimanere passivi nella loro ricerca di Dio e del suo aiuto”, ha avvertito Ader.
“Tutti riceviamo segni da Dio. Dipende solo da noi se consideriamo questa una coincidenza o se vediamo in essa l’insegnamento e l’opera di Dio”.
Il politico ha riportato un esempio di progetto di aiuto ai bambini rimasti orfani a causa della pandemia. In vista del tragico destino di questi bambini, l’idea di una fondazione è nata insieme alla moglie. I genitori deceduti non potevano essere sostituiti, ha detto Ader. Il progetto prende il nome dal sacerdote ungherese Istvan Regüczi (1915-2013), orfano, che in seguito fondò case per bambini.
La fondazione del Presidente ungherese cerca di aiutare i bambini almeno materialmente e psicologicamente.
Nella sua testimonianza di fede, Ader ha letto anche una poesia del poeta Attila Jozsef dal titolo “Dio è sempre stato alle mie spalle”. È contenuto in un volume “La vista del cielo – La presenza di Dio nella poesia ungherese”, curato dal presidente.
In un’altra parte del suo discorso, Ader ha presentato le sue riflessioni sul “Cristo di San Giovanni della Croce” di Salvador Dalí.
Dalla fine del XIX secolo, i congressi eucaristici internazionali si tengono in diverse località, ogni quattro anni, anche se l’incontro a Budapest era stato rinviato dal 2020 al 2021 a causa della pandemia.

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