Pisa, 27 ott – Non c’è che dire, il movimento delle Sardine ce la mette proprio tutta per cercare di far parlare di sé anche con iniziative che spesso suscitano ilarità generale, come nel caso della finta occupazione con sacco a pelo del Nazareno. Questa volta l’oggetto della mobilitazione del movimento capitanato dall’istruttore di frisbee Mattia Santori è la costruzione di una moschea a Pisa.
Le Sardine raccolgono fondi per… una moschea
La vicenda ha generato un forte dibattito in città tra favorevoli e contrari ed è stata al centro di un braccio di ferro legale tra la Comunità Islamica e il Comune di Pisa, guidato dal centrodestra. Alla fine, in seguito a un ordinanza del Tar, il Comune è stato costretto a concedere il permesso, e così la Comunità Islamica ha avviato una campagna di raccolta fondi per le ingenti spese da sostenere. L’iniziativa non sta però riscuotendo un grande successo ed in tre mesi sono stati raggranellati solamente 8 mila euro, una somma davvero misera considerato che l’obiettivo della campagna è quello di ottenere 2,8 milioni di euro.
Un picnic per pochi intimi
Ma ecco che in loro supporto arrivano le Sardine con l’iniziativa “Un panino per la libertà di culto”. “Siete tutte e tutti invitati – annunciano gli organizzatori – per un imperdibile appuntamento, con pranzo al sacco, sul luogo dove verrà costruita la moschea di Pisa. Sarà una splendida occasione per ritrovarci, conoscerci e cogliere l’occasione per raccogliere fondi per la costruzione della stessa”.
Chissà se durante questo momento di confronto i pesciolini parleranno con i fedeli musulmani anche delle loro idee riguardo matrimoni omosessuali e insegnamento del gender nelle scuole. Certo è che viste le premesse difficilmente l’iniziativa sposterà molto in termini economici. Gli organizzatori infatti fanno sapere che “sul posto saranno disponibili 12 sedie con due tavoli” e il post su Facebook si ferma a 10 condivisioni. Insomma, un picnic per pochi intimi.
Lorenzo Berti