Un libro essenziale per comprendere la situazione ecclesiale. Vescovi e sacerdoti ordinati con il rito riformato da Montini nel 1968 sono invalidi, ovvero nulli. La formula della consacrazione episcopale non conferisce l’ordine secondo quanto richiesto dalla Chiesa Cattolica. Ne consegue che un “vescovo” non può ordinare validamente un “prete”. E’ questa la chiave del disastro conciliare e post-conciliare. L’ “operazione sopravvivenza” per chi ha vera vocazione religiosa è quella di procedere alla riordinazione da parte di un vero vescovo. (per info scrivere a c.r.traditio@gmail.com) Particolarmente grave per chi si professa Cattolico Apostolico Romano integrale è accettare i nuovi riti e far finta di credere che gli ordinati o consacrati siano veri Pastori della Chiesa. Ne consegue che la cosiddetta “communicatio in sacris”, oramai d’uso corrente dalle parti di alcuni priorati cosiddetti d’area tradizionale, è un sacrilegio enorme.
Segnalazione del Centro Studi Federici
Novità libraria: “Del tutto invalido e assolutamente nullo” di don Antony Cekada
Dopo la pubblicazione in italiano delle opere di don Cekada “Non si prega più come prima” e poi di “Frutto del lavoro dell’uomo” il Centro Librario Sodalitium presenta in un opuscolo questi due articoli (risalenti al 2006 e 2007) sulla questione dei nuovi riti di ordinazione. Nel primo articolo l’autore spiega perché la nuova formula è da considerarsi invalida e nel secondo risponde ad alcune obbiezioni che gli sono state fatte dopo la pubblicazione del primo articolo.
Questa questione è estremamente importante poiché ha delle conseguenze dottrinali e pratiche che toccano la vita spirituale e la salvezza eterna dei cattolici: se infatti un prete o vescovo non è validamente ordinato ne consegue che i sacramenti che amministra sono per la maggior parte invalidi. In questi due articoli il nostro confratello americano affronta unicamente la questione della validità della nuova formula della consacrazione episcopale, che è il gradino più alto del sacramento dell’Ordine.
Possa la lettura di questo libretto illuminare le menti di molti fedeli – e dei sacerdoti in particolare – sulla gravità della situazione in cui si trova la Chiesa a causa delle riforme che sono state fatte al Concilio Vaticano II. Con esse si rendono invalidi e nulli la maggior parte dei sacramenti amministrati con il nuovo rito di Paolo VI (si salvano, se correttamente amministrati, il battesimo e il matrimonio).