“Uccidere un fascista non è reato”. In piazza l’odio dei fan del ddl Zan

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“L’ipocrisia è il denominatore comune di tutte le battaglie sinistre degli ultimi decenni – dice il nostro Responsabile Nazionale Matteo Castagna – soprattutto quelle per ciò che loro chiamano “diritti”. E’ incredibile vedere e sentire invasati sputare solo veleno e incitare alla violenza contro coloro che vengono accusati di covare odio, solo perché la pensano in modo differente”.

IL DDL ZAN AFFOSSATO IN SENATO SCATENA LE PROTESTE. MA IN PIAZZA I SOSTENITORI DEL DECRETO INTONANO SLOGAN VIOLENTI

Il cortocircuito è servito: quelli che chiedono una legge contro l’odio, più precisamente il ddl Zan, scendono in piazza e seminano odio. Lo dimostrano le immagini esclusive mandate in onda ieri sera a Quarta Repubblica.

Il 28 ottobre a Roma un gruppetto di ragazzi a favore del disegno di legge sull’omofobia ha intonato canti tutt’altro che pacifici: “La nonna partigiana ce l’ha insegnato, uccidere un fascista non è reato“. E ancora: “Lo aspetti sotto cosa e poi lo lasci lì, l’autodifesa si fa così”. Infine: “Fascio stai attento, ancora fischia il vento”. Dal corteo democratico si sono innalzati pure “educatissimi” (si fa per dire) slogan rivolti agli avversari politici: “Pillon, Pillon, vaffanc…”, “Renzi, Renzi, vaffanc…” e “lega Salvini e lascialo legato”. Non proprio quello che si dice “amore” e “rifiuto della violenza”.

da Quarta Repubblica del 1 novembre 2021

VEDI IL VIDEO IN: https://www.nicolaporro.it/uccidere-un-fascista-non-e-reato-in-piazza-lodio-dei-fan-del-ddl-zan/

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