Verona, Maria «barbuta»: i tradizionalisti denunciano l’influencer

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Il sito di Aldo Maria Valli, il sito di Maurizio Blondet e altri organi di informazione hanno ripreso e diffuso il nostro comunicato che precede la querela a Simonetti.

L’articolo che più ci ha colpiti, in positivo, è stato quello del Corriere di Verona, inserto del Corriere della Sera, a firma di Angiola Petronio. Il taglio è chiaramente contrario all’iniziativa blasfema dell’influencer.

«Natività blasfema» dell’italo-tedesco Riccardo Simonetti, il circolo Christus Rex: «È vilipendio della religione, lo porteremo in tribunale»

Il Babbo Natale gay? Già visto. Gesù omosessuale? Già sfilato in vari Pride. Ma la «Natività» Lgbtq+, è una novità. La Madonna c’è. Ance San Giuseppe. E pure il Bambin Gesù. A mettere in scena il presepe in questione, un attivista e influencer italo-tedesco. Presepe, per molti, a dir poco «blasfemo». Se non altro perché la madonna, dallo stesso Simonetti rappresentata, ha un barba alquanto folta. E Giuseppe indossa un caftano rosa. Natività ai tempi dei diritti Lgbtq+, per chi l’ha pensata. Puro sacrilegio per molti che l’hanno vista. Tanto che quel «presepe» finirà per essere «esorcizzato» da un laicissimo tribunale.

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