PERCHÉ SONO DA SEMPRE “FREE VAX”

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di Matteo Castagna*
Il Sistema ha cercato e voluto questa divisione tra vaccinati (in netta maggioranza) e non vaccinati (sempre più in minoranza).
Avendo il cosiddetto coltello dalla parte del manico, i governi Conte II e Draghi hanno gestito, in forme diverse, ma seguendo lo stesso filo conduttore, ordinato in Europa, l’emergenza sanitaria.
Tutto gravita attorno a quel “sempre più in minoranza” riferito al numero dei non vaccinati. Prima dell’estate, mettevo in guardia dal costruire fronti di disobbedienza, più o meno organizzati, sostenendo che proteste di piazza e azioni eclatanti sarebbero state strumentalizzate da soggetti abituati a cavalcare queste forme di resistenza popolare. Aggiungevo che, maggiori fossero state le portate pubbliche delle proteste e maggiormente si sarebbero dimostrate funzionali alla repressione da parte del Sistema, tramite progressive restrizioni.
Si sono verificate, puntualmente, entrambe le situazioni. Non sono un veggente né ho la bacchetta magica, ma conosco il Sistema per esperienza e studio. So bene come, già in altri periodi, agisse così. Si ricordino gli anni ’70 o le modalità usate per ridurre al minimo la violenza negli stadi negli anni ’90, per comprendere che in situazioni particolarmente critiche, il Sistema risponde alle reazioni pubbliche della gente in piazza, con l’infiltrazione di personaggi un po’ “strani” e con la recrudescenza della repressione. Fornendo la scusa che il Sistema cerca per reprimere, chi si adopera come intellettuale ribelle o manovalanza di strada, in buona fede, prezzolato o in cerca di visibilità, fa il gioco del Potere.
La dimostrazione? Siamo all’obbligo vaccinale per gli over 50 e al green pass rafforzato obbligatorio per lavorare, nonostante libri, libelli, conferenze, chat, manifestazioni, assalti, scontri.
A nessuno balena per la mente che, forse, in questa “strategia”, che si trasforma in azioni spesso scomposte, ci possa essere qualcosa di profondamente sbagliato? Che provoca e da’ al Sistema ciò che desidera? Oggi le piazze sono quasi vuote, i portuali sono spariti, quasi il 90% della popolazione è vaccinato e col green pass.
Dunque, chi voleva davvero protestare per ottenere un risultato o, almeno provarci, avrebbe potuto organizzarsi e non vaccinarsi in massa, senza starnazzare e strombazzare. In silenzio. Le categorie lavorative avrebbero potuto organizzarsi con scioperi generali nazionali ad oltranza. Il popolo avrebbe potuto avere il potere di bloccare il Paese, se buona parte delle principali categorie lavorative avessero avuto la volontà di reagire seriamente alle misure del governo.
Questo non è avvenuto.
Due i motivi:
1) La maggioranza della popolazione italiana trova utile questo vaccino per la sua sicurezza.
2) Il Sistema, di fronte alla reattività di una minoranza agisce come Golia contro Davide, con quest’ultimo zoppo, perché privo di fionda, ovvero di capacità contrattuale.
Il secondo strumento, oltre al blocco della produzione, che una vera reazione di popolo può mettere in atto, è la rivoluzione. Non c’è stata e non ci sarà per molti motivi. Il primo è che il popolo è si vax e una minoranza, rumorosa ma per nulla pericolosa, è no vax.
L’utilizzo della paura, come mezzo di persuasione, viene usato sia dal Sistema nei confronti del virus, che dai vari gruppi no vax, nei confronti del vaccino. Non è anomalo? A mio modesto avviso si, perciò non temo alcuno dei due.
Altresì considero tutta la caotica e, spesso cervellotica gestione pandemica, come un’ arma di distrazione di massa dalla preparazione della “nuova normalità”.
La lungimiranza, dunque, dovrebbe lasciar perdere ciò che distrae dall’essenziale, perché il fine di questo progetto prevede di attaccare al cuore i principi del vero cattolico e del vero patriota. In nome della globalizzazione e del mondialismo.
Sarebbe bene prepararsi a questo, con fermezza ed equilibrio, perché il rischio è che, un giorno, andranno a prendere a casa i veri cattolici e i veri identitari, non i no vax ed altri portavoce di amenità, che cozzano col realismo tomista.
* Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex – Traditio

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