Nelle ultime settimane l’andamento del cambio euro/dollaro si sta avvicinando alla parità complici le prossime mosse della Fed e della Bce che si apprestano ad alzare i tassi di interesse per cercare di frenare la fiammata dell’inflazione.
Grafico settimanale EUR/USD – Tradingview
Il grafico settimanale dell’EUR/USD mostra chiaramente una formazione Testa-Spalle a lungo termine, convalidata nel 2021. Tale pattern grafico, conosciuto proprio per la sua caratteristica di segnalare una possibile inversione, prefigurava grandi perdite per la valuta europea. Sebbene ci sia voluto del tempo per concretizzarsi completamente, la tesi ribassista è stata valida, con il tasso di cambio che è sceso decisamente verso la zona a 1.1125 nel primo trimestre del 2022.
Sebbene il mercato ribassista sembri maturo, non vi sono ragioni convincenti per ritenere che una ripresa sia dietro l’angolo, nonostante dal punto di vista fondamentale, la valuta europea sia molto più “stabile” del dollaro. Con i prezzi al di sotto delle medie mobili a 200, 100 e 50 giorni e una serie distinta di massimi e minimi inferiori, i sellers rimangono saldamente radicati alla guida.
Analisi tecnica EUR/USD
Grafico giornaliero EUR/USD – Tradingview
Il cambio EUR/USD è attualmente scambiato a 1,0497, il livello più basso da marzo 2020, crollo dovuto al COVID-19. Il calo della coppia è iniziato a gennaio 2021, anche se a maggio si è sviluppata un’inclinazione ribassista più ripida che ha visto accelerare la caduta. Lunedì, EUR/USD ha registrato il calo di un giorno più grande dal 31 marzo 2022.
Attualmente ci troviamo in un canale ribassista, con massimi e minimi decrescenti che si susseguono, con il prezzo che poterebbe raggiungere il supporto in zona 1,0500. Nel breve periodo potremmo assistere ad un ritraccio del prezzo fino a zona 1,0800, considerando la confluenza del canale e il supporto psicologico a 1,0500, ma sarà importante vedere anche la chiusura giornaliera di oggi e domani per comprendere molto più chiaramente. Una chiusura sotto 1,0500 portare il prezzo direttamente al livello di supporto successivo a 1,0350.
Vincolante sarà osservare l’indice del dollaro USA (DXY), dato che in caso di un possibile indebolimento di quest’ultimo, l’euro ne gioverebbe. Inoltre se il canale dovesse essere rispettato, successivamente ad un ritraccio del prezzo, ci troveremmo in presenza di un’onda impulsiva di Elliot che potrebbe portare il prezzo fino a zona 1,0350.
Fonte: Wall Street Italia