Segnalazione di Jacopo Coghe, Presidente di Pro Vita & Famiglia
Ci stanno impedendo con minacce e violenze di difendere la sacralità della Vita.
Ricordi i manifesti affissi a Roma l’8 marzo con l’immagine di una bimba e lo slogan: “Potere alle donne, facciamole nascere”?
Quella campagna ci costò cara: censura del Comune, manifesti rimossi e sede vandalizzata (due volte) dai collettivi di estrema sinistra.
Ti scrivo perché sono tornati all’attacco – più di prima.
A Imperia, in Liguria, i manifesti sono stati strappati poco dopo l’affissione (vedi foto).
Il collettivo femminista Non Una Di Meno ci ha attaccato con parole deliranti: “nel Medioevo ci mettevano al rogo, nel 2022 usano metodi piu moderni”. |
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I manifesti di Pro Vita & Famiglia strappati a Imperia (Liguria)
A Torino si combatte la battaglia più difficile.
I collettivi femministi stanno facendo pressione sul Comune perché disponga la censura.
Sulla stampa stanno massacrando la nostra iniziativa con accuse false e vergognose.
Ecco i titoli di alcuni articoli contro di noi apparsi sul Corriere della Sera e La Stampa: |
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Le vicende di Roma e Torino mi hanno fatto capire davvero la potenza del nostro semplice messaggio.
Ecco perché voglio portare questa campagna di affissioni anche negli altri capoluoghi italiani.
Voglio coinvolgere tutte le Regioni e tutti i territori.
Ovviamente, dipende anche da come andrà questa raccolta fondi, perché quando ci attaccano dobbiamo affrontare spese e costi del tutto imprevisti.
Per questo spero che anche tu vorrai aiutarmi.
Non solo per difenderci a Torino, ma per rilanciare in tutta Italia. Dobbiamo fargli capire con chi hanno a che fare.
Grazie per essere accanto a me nella difesa della Libertà e della Vita. La posta in gioco è più alta di quanto sembri.
In alto i cuori! |
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