Il nuovo sviluppo della Cina offre nuove opportunità al mondo

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di Redazione

Ospitiamo qui di seguito le riflessioni di Liu Kan, Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano

Alcuni giorni fa il Presidente Xi Jinping e il nuovo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno tenuto un bilaterale ai margini del summit dei leader mondiali del G20 a Bali. Si tratta del primo incontro ufficiale tra i leader dei due Paesi dopo la conclusione del 20° Congresso del Partito Comunista Cinese e l’insediamento del nuovo governo italiano, ed è stato di grande importanza strategica nel quadro dello sviluppo delle relazioni sino-italiane. Tra le due parti è stato raggiunto ampio consenso circa la necessità di rafforzare il coordinamento e la cooperazione ed affrontare congiuntamente le principali sfide globali del momento.

Attualmente, la ripresa economica sta incontrando diverse difficoltà a causa di vari fattori di instabilità; quale corso prenderà e a cosa ci porterà lo sviluppo globale sono gli interrogativi di quest’epoca ai quali ogni Paese al mondo sta cercando di trovare risposta. Pace, progresso, cooperazione, reciproci vantaggi sono storicamente cose a cui tutti aspirano e tendono naturalmente. In tal senso la Cina ha preso l’iniziativa di assumersi le responsabilità in veste di più grande Paese in via di sviluppo, aderendo fermamente e con costanza ad una politica estera rivolta al mantenimento della pace mondiale e alla promozione di uno sviluppo condiviso. Al contempo, si impegna attivamente per lo sviluppo dell’economia e della società del Paese, guidando 1/5 della popolazione mondiale verso una modernizzazione in stile cinese, contribuendo con la propria forza e saggezza a dare un aiuto concreto per risolvere i problemi globali e promuovere il progresso della società umana.

Il nuovo corso di sviluppo della Cina si basa sulla costruzione di una “società moderatamente prospera sotto tutti gli aspetti”, in modo tale da poter guidare i suoi 1.4 miliardi di abitanti (numero che supera la totalità della popolazione dei Paesi sviluppati) verso una società moderna condividendo col resto del mondo i frutti di questa modernizzazione. Inoltre, dopo anni di impegno e duro lavoro, quasi 100 milioni di persone indigenti situate nelle zone rurali sono tutte sollevate dallo stato di povertà, raggiungendo l’obiettivo di riduzione della povertà dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile con 10 anni di anticipo sulla tabella di marcia, dando a livello globale un contributo importante a questa causa.

Attualmente, la Cina sta accelerando sulla costruzione di un modello di sviluppo “a doppio ciclo” a livello nazionale e internazionale per promuovere uno sviluppo di alta qualità. La prossima fase si concentrerà sulla promozione di uno sviluppo regionale coordinato, di una maggiore integrazione tra zone urbane e rurali e sulla costruzione del più grande sistema sanitario, educativo e di sicurezza sociale a livello globale, in modo che i frutti di questo sviluppo nazionale siano equamente condivisi con l’intera popolazione, realizzando un progresso umano a 360 gradi.

Il nuovo sviluppo della Cina inoltre è anche uno sviluppo “verde”, ovvero la convivenza armoniosa tra uomo e natura. Uomo e natura rappresentano una comunità di vita condivisa: lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e, in alcuni casi, la vera e propria distruzione di esse, avrà inevitabilmente ripercussioni future. La Cina prosegue sulla via di uno sviluppo verde promuovendo un modello di progresso a basse emissioni di CO2,  ha dato vita al più grande mercato di carbone al mondo ed è divenuto il maggior produttore di energia pulita a livello globale; avanza altresì in maniera attiva e risoluta verso gli obiettivi di carbon peaking (raggiungere il picco di emissioni) entro il 2030 e di carbon neutrality entro il 2060, contribuendo con le proprie risorse e la propria forza alla lotta mondiale ai cambiamenti climatici.

Il nuovo sviluppo della Cina è anche uno sviluppo che prosegue sulla strada della pace. Storicamente essa ha sempre avuto a cuore ed amato la pace e ha sperimentato sulla propria pelle le sofferenze causate da guerre, colonizzazioni e saccheggi vari nel corso dei secoli. È di vitale importanza quindi stare della parte giusta della storia e promuovere il progresso della civiltà umana, tenendo alta la bandiera della pace, dello sviluppo, della cooperazione e della strategia win-win, approfondire ed espandere relazioni di partenariato globale nel segno dell’uguaglianza, dell’apertura e dell’uguaglianza per costruire una comunità umana dal futuro condiviso; perseguire quindi un proprio modello di sviluppo inscritto in un quadro di salvaguardia dello sviluppo mondiale pacifico, e al contempo intraprendere questa via di sviluppo autonoma per poter ulteriormente preservare la pace a livello globale.

Il nuovo sviluppo della Cina la vedrà continuare ad aderire ad una politica estera aperta ed a una strategia di apertura che prevede vantaggi reciproci e risultati condivisi: assumere quindi un atteggiamento più aperto in modo tale da poter condividere i frutti dello sviluppo con le popolazioni di tutti i Paesi. Promuovere in tal senso la costruzione di un’economia globale all’insegna dell’apertura ed una maggiore liberalizzazione ed agevolazione degli investimenti: accelerare la costituzione di zone pilota di libero scambio e del porto di libero scambio di Hainan, continuare a lavorare per dar vita a un business environment di primo livello che sia internazionale, orientato al mercato e fondato sul diritto. Sfruttare il grandissimo potenziale di mercato e costruire in tal senso piattaforme di alta qualità come la China International Import Expo, la China International Consumer Products Expo, la China International Fair for Trade in Services (CIFTIS), la Canton Fair e così via. E ancora, a partire dall’adesione di 149 Paesi e 32 organizzazioni internazionali, continuare a lavorare per attirare sempre più nazioni ad entrare nel progetto “Nuova Via della Seta” (Belt and Road Initiative): a tal proposito, la Cina sta prendendo in considerazione la possibilità di organizzare il terzo “Belt and Road Forum for International Cooperation”.

La Cina e l’Italia sono partner strategici onnicomprensivi, con ampie prospettive di cooperazione. Ritengo che ambo le parti possano ulteriormente approfondire i punti di crescita di questa cooperazione, in particolare in settori come quello produttivo-manufatturiero di fascia alta, la conversione energetica, lo sviluppo verde, e più in generale le tecnologie, e concentrandosi sulla collaborazione nel settore degli sport su ghiaccio e neve in occasione dei prossimi Giochi Olimpici Invernali che si terranno a Milano-Cortina nel 2026. La Cina invita un sempre maggior numero di aziende italiane ad investire nel loro Paese e intende aumentare sensibilmente le importazioni di prodotti italiani di alta qualità. La Cina dà inoltre il benvenuto all’Italia come ospite d’onore della China International Consumer Products Expo 2023. Con il graduale aumento del numero di voli di linea tra i due Paesi, invita gli amici italiani di ogni estrazione sociale a visitare la Cina e intensificare gli scambi e la cooperazione; a tal proposito, noi, in qualità di Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese in Milano, saremmo lieti di fornire i nostri servizi e il nostro supporto.

Sono convinto che una Cina impegnata sulla strada di uno sviluppo di alta qualità e di un’apertura ad alto livello possa sicuramente fornire nuove opportunità a tutti i Paesi del mondo, Italia compresa. Lavoriamo assieme per affrontare le sfide globali, per promuovere la pace e lo sviluppo del mondo e per portare benefici all’umanità intera.

Pubblicato su Scenari Internazionali

Foto: Idee&Azione

9 dicembre 2022

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