Il falso allarme del riscaldamento globale

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Segnalazione di Federico Prati

di John Wear 1

postato: 3 dicembre 2022

 Prefazione

Non passa ormai giorno che non veniamo bombardati da notizie riguardanti il terribile pericolo costituito dai cambiamenti climatici. Non solo questo argomento è spesso al centro di dibattiti televisivi o di servizi nei telegiornali, ma ci viene propinato persino nelle pubblicità in cui ci viene detto che quel dentifricio, quel detersivo o quel cibo rispettano lambiente, sono «sostenibili» o servono a «salvare il pianeta». Prima di lasciarvi alla lettura di questo interessantissimo articolo, permettetemi di condividere con voi un paio di osservazioni personali.

Innanzi tutto, lo scopo perseguito da questa martellante propaganda è l’instillazione della paura nelle masse. Scenari terrificanti vengono descritti al fine di provocare in noi sentimenti di insicurezza circa il futuro, di ansia e di senso di colpa. Quest’ultimo è essenziale per farci sentire colpevoli e i responsabili di questa presunta catastrofe (il che non è affatto vero). A dire il vero, è soprattutto la paura l’arma più utilizzata dall’élite globalista per spingerci ad accettare grandi cambiamenti sociali ed economici.

Ma questo stato d’animo è stato indotto anche in altre circostanze che hanno diversi parallelismi con il tema dell’ambientalismo. Esso è entrato con forza nelle nostre case l’11 settembre 2001 con l’attentato alle Torri Gemelle. Quale era il pericolo? Il terrorismo di matrice islamica (con ogni probabilità un inside job che tra l’altro è stato il pretesto per gli Stati Uniti per poter invadere l’Iraq e l’Afghanistan).

Poi i media hanno iniziato gradualmente ad allertare gli ascoltatori circa i pericoli ambientali derivanti dal buco dellozono (una teoria ben presto abbandonata), poi dell’effetto serra (causato principalmente dai gas contenuti dalle bombolette spray, un’altra teoria caduta nell’oblio), e infine del riscaldamento globale, un supposto aumento delle temperature dovuto all’emissione eccessiva di anidride carbonica causato in buona parte dalle attività umane (e dalle flatulenze degli animali negli allevamenti!).

E infine – come possiamo dimenticarcelo? – la pandemia! In questo caso, la paura, anzi il terrore, è stato sparso a piene mani dai media e dai politici per convincere la popolazione ad accettare imposizioni contrarie a qualsiasi carta dei diritti umani (lockdown, obbligo vaccinale, ecc…). Il tutto condito con un’altra parola chiave: emergenza! (emergenza economica, emergenza sanitaria, emergenza idrica, emergenza per scarsità di risorse, ecc…).

Naturalmente, com’è ormai divenuta una consuetudine nella nostre democrazie totalitarie, in tutti questi casi chi ha osato dissentire dalla narrazione ufficiale di questi fatti o ha smascherato le bufale proposte dai media mainstream è stato licenziato, emarginato, ghettizzato, zittito, etichettato come «complottista», «terrapiattista», ecc… É un copione che ormai dovremmo riconoscere all’istante.

Come afferma l’Autore di questo articolo, l’élite globalista si è servita della paura e delle emergenze per conseguire più rapidamente il suo obiettivo finale, ossia l’instaurazione in tempi brevi (si parla del 2030) di un’unica autorità centrale, di un Governo Mondiale, che possa risolvere a livello globale i tremendi «pericoli» che incombono sull’umanità.

É quindi nostro dovere, per la sopravvivenza nostra e dei nostri figli, rifiutare queste bufale, di riappropriarci delle nostre vite e prendere coscienza dell’inganno in cui vorrebbero farci cadere i nemici dell’umanità (per loro il nemico dell’ambiente è l’uomo), le stesse persone che vogliono ridurre drasticamente la popolazione mondiale con qualsiasi mezzo e ridurre in schiavitù (sul modello cinese) chi sopravvivrà.

Sopra: il riconoscimento facciale nella dittatura cinese.

Paolo Baroni

 Premessa

Ci viene ripetutamente detto da governi, istituzioni e media che stiamo affrontando un incombente disastro ambientale di proporzioni epiche a causa del cambiamento climatico provocato dall’uomo. Ci viene detto che, a meno che la società non apporti cambiamenti radicali alle nostre vite, affronteremo un numero crescente di inondazioni, uragani, tornado e altre calamità ambientali 2. Questo articolo dimostra che tale minaccia non esiste.

 Qualche cenno storico

Il Club di Roma è stato fondato nel 1968 come parte della rete globalista nota come Round Table, che comprende il Gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Council on Foreign Relations (CFR) e il britannico Royal Institute of International Affairs (RIIA). Il Club di Roma ha inventato e diffuso la bufala nota come «riscaldamento globale» o «cambiamento climatico» per poter procedere alla deindustrializzazione e al controllo internazionale delle nazioni.

In un rapporto del Club di Roma del 1975, intitolato Mankind at the Turning Point («L’umanità al punto di svolta») si afferma:

«Sembrerebbe che gli esseri umani abbiano bisogno di una motivazione comune […], vera o inventata allo scopo […]. Alla ricerca di un nuovo nemico che ci unisca, ci è venuta l’idea che linquinamentola minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d’acqua, la carestia e cose del genere si adatterebbero alle nostre necessità. Tutti questi pericoli sono causati dall’intervento umano, ed è solo attraverso atteggiamenti e comportamenti modificati che tali pericoli possono essere superati. Il vero nemico, quindi, è lumanità stessa» 3.

 

 

Nel 1988, le Nazioni Unite hanno istituito l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) per fornire ai governi del mondo una guida scientifica sulla questione dei cambiamenti climatici antropogenici (causati dall’uomo). Un rapporto di questo organismo, pubblicato nel 2007, affermava con sicurezza che il riscaldamento globale è principalmente causato dalluomo. A partire da quel momento, l’obiettivo principale della maggior parte delle ricerche sul clima sono state condotte sulla scia della conclusione dell’Intergovernmental Panel on Climate Change piuttosto che sul progresso della conoscenza scientifica 4.

 

 

L’agenda sul riscaldamento globale o cambiamento climatico fa parte di un’iniziativa delle Nazioni Unite chiamata U.NSustainable Development Agenda 21 («Agenda 21 per lo sviluppo sostenibile») o, come è comunemente nota in tutto il mondo, semplicemente Agenda 21.

L’Agenda 21 è stata presentata nel 1992 a Rio de Janeiro all’Earth Summit condotto dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e sullo sviluppo.

 

Sopra: l’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992.

 

Gli Stati Uniti e altri 178 Paesi hanno adottato l’Agenda 21 come politica ufficiale in questa conferenza. Il presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush (1924-2018) è stato il firmatario per gli Stati Uniti 5. L’uomo d’affari canadese Maurice Strong (1929-2015), segretario generale dell’Earth Summit del 1992, ha dichiarato:

 

«Gli attuali stili di vita e modelli di consumo della classe media benestante che comportano un’elevata assunzione di carne, l’uso di combustibili fossilielettrodomesticiaria condizionata a casa e sul lavoro e alloggi suburbani non sono sostenibili […]. È necessario uno spostamento verso stili di vita meno orientati a modelli di consumo dannosi per lambiente. Il cambiamento richiederà un vasto rafforzamento del sistema multilaterale, comprese le Nazioni Unite» 6.

 

 

L’anno successivo, il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton iniziò ad attuare l’Agenda 21 creando il Presidents Council on Sustainable Development (PCSD) («Consiglio presidenziale sullo sviluppo sostenibile»). Tale organismo era composto da funzionari governativi a livello di gabinetto, leader del settore – incluso Ken Lay (1942-2006), fondatore e direttore di Enron – e gruppi no profit come il Sierra Club.

 

 

Anche l’International Council on Local Environmental Initiatives (ICLEI) («Consiglio internazionale per le iniziative ambientali locali») è stato creato come organizzazione non governativa per attuare l’Agenda 21 a livello locale in tutto il mondo. La tattica di queste organizzazioni è mantenere il pubblico in preda al paniconervosoansioso e confuso per l’inesistente disastro incombente del riscaldamento globale 7.

 

 

 La bufala

 

Quasi il 99% dell’atmosfera terrestre è costituito da azoto e ossigeno. Il restante 1% è costituito da diverse tracce di gas, tra cui l’anidride carbonica (CO2), che attualmente costituisce poco più dello 0,04% dell’atmosfera. Sebbene la CO2 sia ritratta come il principale fattore malefico responsabile del presunto catastrofico riscaldamento globale, la vera scienza dimostra che il leggero riscaldamento causato dall’aumento della CO2 è dovuto soprattutto dai fattori climatici naturali che sono attivi da milioni di anni.

L’effetto di riscaldamento della CO2 diminuisce in modo logaritmico all’aumentare della sua concentrazione 8. Ogni singolo terribile avvertimento sulle terribili conseguenze del riscaldamento globale – la fine del mondo – si è rivelato sbagliato, il che non sorprende dal momento che le temperature globali misurate dai satelliti non sono aumentate dal 1997-1998 9. Lo scienziato Hans Schreuder ha scritto:

«Nonostante negli ultimi decenni ci sia stata molta retorica e ricerca, non cè ancora una sola prova effettiva che lormai diffamata molecola di anidride carbonica causi il riscaldamento globale (o qualsivoglia “cambiamento climatico”)» 10.

 

 

All’inizio di questo secolo, l’orso polare era diventato un’icona per promuovere l’idea del catastrofico riscaldamento globale causato dall’uomo. Scienziati, ambientalisti e media hanno lavorato insieme per fare indignare tutti, con il risultato che l’orso polare è stato classificato come «minacciato» di estinzione. Nonostante queste terribili previsioni, la popolazione mondiale di orsi polari ha continuato ad aumentare. La dr.ssa canadese Susan Janet Crockford ha scritto:

 

«Nel XXI secolo, la più grande sfida per la conservazione potrebbe essere aiutare le comunità artiche a far fronte ad un numero crescente di orsi polari potenzialmente letali e distruttivi senza che sia necessario abbattere troppi orsi» 11.

 

 

Gli scienziati del clima hanno spesso manipolato i dati per far sembrare reale il riscaldamento globale causato dall’uomo. Un esempio particolarmente notevole di alterazione dei dati è lo sforzo di sopprimere i dati sul periodo di riscaldamento medievale che va da 800 a 1.000 anni fa, quando le temperature erano molto più elevate di oggi.

 

I sostenitori del riscaldamento globale non vogliono che le persone lo sappiano perché, senza un’industrializzazione significativa all’epoca, come possono spiegare quelle temperature più elevate? Solo cancellando il periodo di riscaldamento medievale, i sostenitori del riscaldamento globale potrebbero produrre il loro grafico fraudolento a «mazza da hockey», che mostra le temperature improvvisamente alle stelle subito dopo l’industrializzazione 12.

 

L’anidride carbonica è stata demonizzata dai sostenitori del riscaldamento globale anche se il suo contributo ai gas-serra è estremamente ridotto. Il dr. Leslie Victor Woodcock, docente di Chimica Termodinamica all’Università di Manchester, in Gran Bretagna, ha affermato:

 

«L’acqua è un gas-serra molto più potente e ce n’è venti volte di più nella nostra atmosfera, circa l’1% dell’atmosfera, mentre la CO2 è solo lo 0,04%. L’anidride carbonica è stata considerata una specie di gas tossico, ma la verità è che la CO2 è il gas della vita. Lo espiriamo, le piante lo inspirano e non è causato dalluomoIl riscaldamento globale è una sciocchezza» 13.

 

 

Il nostro attuale periodo geologico, il Quaternario, ha visto i livelli medi di anidride carbonica più bassi nella storia della Terra. La concentrazione media di CO2 nei precedenti 600 milioni di anni della Terra è stata superiore a 2.600 ppm, quasi sette volte la nostra quantità attuale e 2,5 volte lo scenario peggiore previsto dall’Intergovernmental Panel on Climate Change per il 2100. Piuttosto che sperimentare livelli eccessivamente elevati di anidride carbonica, siamo infatti in un periodo di carestia di CO2 14. Commenta la scrittrice anti-globalista Elana Freeland:

«Le tasse sul carbonio e sulle emissioni sono semplicemente una truffa, dato che attualmente la CO2 non è molto al di sopra del minimum per sostenere la vita vegetale, e le nazioni dovrebbero aumentare la CO2 invece di sentirsi in colpa per i livelli di CO2 che hanno raggiunto» 15.

 

 

 Benefici dellanidride carbonica

Lanidride carbonica è necessaria per la fotosintesi ed è essenziale per la vita sulla Terra. L’unico motivo per credere che l’anidride carbonica sia «inquinante», come affermato dai sostenitori del riscaldamento globale, sarebbe il presunto effetto di riscaldamento prodotto dalla CO2 in eccesso 16. In realtà, l’aumento del livello di CO2 sta fornendo benefici positivi al nostro pianeta. Più CO2 significa più crescita delle piante, e quindi essa aiuta a nutrire più persone (e animali) in tutto il mondo. Alcuni dei vantaggi dei livelli più elevati di CO2 per la produzione alimentare mondiale includono:

● Quasi tutte le piante aumentano la fotosintesi clorofilliana in risposta all’aumento della CO2 («fertilizzazione con CO2»);
● Una maggiore quantità di CO2 fa crescere le piante più velocemente, con meno stress e meno acqua;
● Le foreste crescono più velocemente in risposta all’aumento della CO2;
● Una presenza maggiore di CO2 stimola la crescita di batteri benefici sia nel suolo che nell’acqua;
● La fertilizzazione con CO2, che porta a una maggiore crescita delle piante, significa una minore erosione del terriccio ricco di sostanze nutritive;
● Più CO2 significa raccolti maggiori e fiori sempre più grandi;
● Più CO2 favorisce la formazione di glomalina, una proteina benefica prodotta nelle pareti cellulari fungine micorriziche;
● Più CO2 significa meno perdita d’acqua, meno irrigazione e più umidità del suolo;
● Più CO2 aiuta le piante a creare repellenti naturali per combattere i predatori di insetti 17.

Un riepilogo di 270 studi di laboratorio su 83 colture alimentari mostra che l’aumento delle concentrazioni di CO2 di 300 ppm aumenterà la crescita delle piante in media del 46% in tutte le colture studiate. Al contrario, molti studi mostrano gli effetti negativi di un ambiente a basse emissioni di CO2 18.

Sopra: la molecola dell’anidride carbonica:

due atomi di ossigeno e uno di carbonio.

Non solo il supposto riscaldamento globale non ha causato danni alle nostre foreste. Nell’agosto del 2019, l’Osservatorio della Terra della NASA ha dichiarato:

«Da quando il programma di satelliti della NASA “MODIS” hanno iniziato a raccogliere misurazioni, c’è stata una diminuzione del numero totale di chilometri quadrati bruciati ogni anno. Tra il 2003 e il 2019, quel numero è diminuito di circa il 25%. Il 26 agosto 2019, Vincent Geloso dell’American Institute for Economic Research ha dichiarato: “Le notizie sugli incendi (in Amazzonia) fanno temere che una delle ultime grandi foreste stia scomparendo. Ciò è completamente falso. Le foreste stanno tornando in auge! Più precisamente, la copertura arborea del pianeta è in aumento» 19.

 

 

Il fisico britannico di fama mondiale Freeman John Dyson (1923-2020), che ha messo in dubbio la maggior parte dei modelli scientifici che prevedono un disastro climatico, ha affermato che lanidride carbonica sta rendendo il mondo più verde.

 

 

Dyson ha detto che sarebbe folle tentare di ridurre i livelli di anidride carbonica. Dyson era ottimista riguardo al nostro futuro e ha detto che poteva tranquillamente fare dichiarazioni mettendo in discussione i cambiamenti climatici perché era in pensione e non doveva preoccuparsi di perdere il posto di lavoro 20.

 

 

 Consenso scientifico del 97%?

 

I sostenitori dei cambiamenti climatici affermano ripetutamente che il 97% degli scienziati concorda sul fatto che il cambiamento climatico causato dall’uomo sia una minaccia per l’umanità. Nel 1992, il vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore ha assicurato al pubblico che

 

«solo una frazione insignificante di scienziati nega la crisi causata dal riscaldamento globale. Il tempo del dibattito è finito. La scienza è concorde».

 

 

Nel 2014, l’ex segretario di Stato americano John Kerry ha affermato che «il 97% degli scienziati del mondo» è d’accordo e ci ha «detto che è una questione urgente». Anche il presidente degli Stati Uniti Barrack Obama, durante e dopo il suo periodo come presidente degli Stati Uniti, ha propagandato la cifra del 97% 21.

 

 

Il documento principale utilizzato per supportare il consenso del 97% degli scienziati a favore dei cambiamenti climatici è stato pubblicato dal giornalista John Cook nel 2013. Questo documento afferma falsamente che il 97% degli 11.944 documenti sottoposti a revisione paritaria relativi ai cambiamenti climatici approva esplicitamente l’opinione secondo cui gli esseri umani stanno causando la maggior parte del riscaldamento globale. Tuttavia, uno sguardo più attento ai dati di Cook rivela che solo una piccola percentuale dei documenti afferma esplicitamente che gli esseri umani sono la causa principale del riscaldamento globale 22.

 

Sopra: tabella pubblicata su The Guardian nel 2015. Secondo il pubblico, la percentuale del consenso tra gli scienziati sui cambiamenti climatici era del 55%, mentre «in realtà»… questa percentuale arrivava al 97%. Meno male che esistono i «professionisti dell’informazione» che ci dicono la verità…

 

Nel 2015, il docente di Geografia all’Università di Delaware David Russell Legates e i suoi collaboratori hanno riesaminato i documenti utilizzati effettivamente da Cook. Essi hanno scoperto che solo lo 0,3% degli 11.944 abstract e l’1,6% di un campione più piccolo esprimevano convinzioni che sostenevano l’opinione comune secondo cui gli esseri umani sarebbero la causa della maggior parte del riscaldamento globale. Sorprendentemente, Legates ha scoperto che Cook e i suoi assistenti avevano citato solo 64 documenti (lo 0,6%) affermando esplicitamente che il riscaldamento globale era per lo più causato dall’uomo.

 

 

Sembra che Cook abbia manipolato i dati per presentare una narrativa falsa che fosse di schiacciante supporto scientifico al catastrofico riscaldamento globale causato dall’uomo 23. I sostenitori del riscaldamento globale hanno sottolineato il fatto che la National Academy of Sciences (NAS), l’American Geophysical Union (AGU) e l’American Meteorological Society (AMS) hanno rilasciato dichiarazioni a sostegno della loro visione secondo cui l’uomo sarebbe il responsabile del riscaldamento globale.

 

 

Tuttavia, questa affermazione è pura politica. Gli scienziati membri non sono autorizzati ad esprimersi ufficialmente su tali dichiarazioni, e spesso sono completamente ignari del fatto che il loro consiglio di amministrazione ha già rilasciato al pubblico una dichiarazione sul clima in linea con il pensiero dominante. Tuttavia, alcuni membri del consiglio direttivo di queste istituzioni fanno dichiarazioni di in cui esprimono il loro «consenso» su queste idee 24.

 

Gli scienziati che contestano la narrativa ufficiale sui cambiamenti climatici corrono il rischio di perdere il loro posto di lavoro. Ad esempio, il fisico australiano Peter Vincent Ridd è stato licenziato dalla James Cook University per essersi espresso contro la bufala sul riscaldamento globale.

 

 

Fortunatamente, un tribunale federale australiano ha recentemente stabilito che il licenziamento del dr. Ridd era illegale e gli è stato permesso di mantenere la sua posizione presso l’Università. Ridd ha affermato di conoscere altri scienziati che contestano la narrativa del riscaldamento globale, ma che non parlano pubblicamente per paura di perdere il posto di lavoro 25.

 

Salvare i nostri figli e nipoti

 

I fautori della narrativa sul riscaldamento globale fanno spesso leva sui nostri sentimenti verso i nostri figli e i nostri nipoti per sostenere la loro agenda. Ad esempio, il dr. James Hansen, astrofisico e climatologo statunitense, ha scritto: «I nostri nipoti stanno affrontando un bel problema». Hansen prevede che l’Antartide occidentale comincerà a perdere ghiaccio ad un ritmo sostanziale mentre il cambiamento climatico continuerà, e ciò contribuirà in futuro ad un pericoloso innalzamento del livello del mare 26.

 

Ancora terrore e paura…

 

Tuttavia, i tassi di innalzamento del livello del mare sono rimasti sostanzialmente stabili per oltre un secolosenza una recente accelerazione 27. Il giornalista americano Mark Hertsgaard ha studiato e scritto sul riscaldamento globale per numerose pubblicazioni. Hertsgaard afferma di aver appreso che il cambiamento climatico è arrivato un secolo prima del previsto, con effetti negativi destinati a peggiorare in futuro. Nel 2011, Hertsgaard ha scritto alla sua giovane figlia:

 

«Secondo gli scienziati che ho intervistato, molte, molte cose dovranno accadere entro il 2020 se questo pianeta vuole rimanere un luogo vivibile» 28.

 

 

Nonostante il terribile avvertimento di Hertsgaard, nell’anno 2020 il nostro pianeta è stato ancora vivibile, e non è accaduto nessuna delle disgrazie previste. Nel 2008, il dr. William HCalvin, un neurofisiologo darwinista statunitense, ha scritto  che gli scienziati del clima affermano che dobbiamo fermare la crescita delle emissioni mondiali di carbonio prima del 2020, anche se questo obiettivo non impedirà l’inondazione delle principali città costiere e causerà l’estinzione di un terzo di tutte le specie. Calvin ha scritto:

 

«Il tempo che ci è rimasto è così poco che dobbiamo invertire la crescita annuale delle emissioni prima del 2020 se vogliamo evitare che gli studenti di oggi finiscano in un mondo di rifugiati e di genocidi che ne deriverebbero se siamo troppo lenti» 29.

 

 

Nonostante la nostra mancanza totale di azioni politiche, le orribili conseguenze previste da Calvin per l’anno 2020 non si sono verificate. Nel 2007, il giornalista americano Gary Braasch (1944-2016) ha utilizzato numerose immagini nel suo libro per integrare i saggi affermando che il cambiamento climatico è una terribile minaccia per il nostro pianeta. Braasch, che ha dedicato il suo libro al figlio Cedar e alla sua generazione, e alla generazione che seguirà, ha scritto:

 

«Lasciatemi affermare chiaramente l’obiettivo: nessuna politica dovrebbe essere promulgata, nessun programma avviato, nessuna alleanza suggellata, nessun acquisto effettuato, nessuna macchina progettata o costruita, nessun uso del suolo consentito, nessun nuovo prodotto introdotto, nessuna legge approvata, nessun politico eletto a meno che l’azione non sia un passo avanti verso la riduzione e l’inversione dell’effetto dei gas serra» 30.

 

 

Le fosche previsioni di Braasch, che richiedono misure draconiane, devono ancora concretizzarsi. Anche Greta Thunberg, una ragazzina svedese, è stata reclutata dall’establishment dei media/ONU/ONG per promuovere la narrativa sui cambiamenti climatici. La Thunberg ha affermato a riguardo alla minaccia dei cambiamenti climatici: «Voglio che tu provi la paura che provo io». La Thunberg viene falsamente presentata come una ragazzina coraggiosa che erge in piedi e dice la verità ai nostri funzionari e ai nostri dirigenti d’azienda 31. In realtà, essa viene abilmente manipolata.

 

 

Conclusione

 

L’agenda sul cambiamento climatico è stata promulgata per realizzare la pianificazione centrale, il Governo Mondiale, le recessioni pianificate e la ridistribuzione della ricchezza. È il più recente di una lunga serie di ecospauracchi – sovrappopolazionedeforestazionebuco dellozonoscarsità di risorse, ecc… – per i quali la soluzione è sempre la regolamentazione globale da parte dei pianificatori centrali.

 

 

Nel luglio 2009, Al Gore ha affermato che un disegno di legge sul clima approvato dalla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti aiuterebbe a realizzare una «governance globale» 32. Il governo degli Stati Uniti, le Nazioni Unite e numerose fondazioni hanno già donato centinaia di miliardi di dollari per finanziare la ricerca attivista sui cambiamenti climatici. L’ex presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower (1890-1969) ci ha preventivamente avvertito del ruolo che avrebbero avuto il denaro e l’élite globalista nel facilitare le questioni riguardanti questa agenda:

 

«La prospettiva del dominio degli scienziati della nazione attraverso l’occupazione federale, l’assegnazione di progetti e il potere del denaro, è sempre presente e dev’essere seriamente considerata. Tuttavia, nel tenere conto della ricerca scientifica, come dovremmo, dobbiamo anche essere attenti al pericolo uguale e contrario che la politica pubblica possa essa stessa divenire prigioniera di unélite scientificotecnologica» 33.

 

 

Una équipe scientifico-tecnologica guida le politiche pubbliche in materia di cambiamenti climatici. Il movimento che combatte il riscaldamento globale è più finanziato, organizzato e pubblicizzato dai media di tutte i precedenti spauracchi ambientali messi insieme. Il movimento ha il sostegno istituzionale delle Nazioni Unite, del mondo accademico, di molte figure politiche statunitensi di spicco e soprattutto di attivisti miliardari come Bill GatesGeorge Soros e altre figure di spicco appartenenti all’élite del turbocapitalismo che dall’alto tira i fili di questo teatrino di marionette.

 

 

Sebbene i timori secondo cui l’aumento dei livelli di anidride carbonica rappresenterebbe una grave minaccia per l’ambiente non reggano all’esame scientifico, i sostenitori dei cambiamenti climatici non intendono fare marcia indietro in tempi brevi. Il loro obiettivo è centralizzare il potere in una società controllata e altamente regolamentata (il «Nuovo Ordine Mondiale»; N.d.T.) 34.

 

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Note

1 Traduzione dall’originale inglese «The Global-Warming/Climate-Change Hoax», a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web

https://codoh.com/library/document/global-warming_climate-change_hoax/en/

Questo articolo è stato originariamente pubblicato nel numero di marzo-aprile 2020 di The Barnes Review.

2 Cfr. G. Wrightstone, «Inconvenient Facts: The Science That Al Gore Doesn’t Want You to Know» («Fatti sconvenienti: la scienza che Al Gore non vorrebbe che tu conoscessi»), Silver Crown Productions, LLC, 2017, pag. 1.

3 Cfr. T. Ball, Slaying the Sky Dragon: Death of the Green House Gas Theory («Uccidere il drago del cielo: la morte della teoria della Green House Gas»), Stairway Press, Mount Vernon 2011, pag. 109.

4 Cfr. R. W. Spencer, The Great Global Warming Blunder: How Mother Nature Fooled the World’s Top Climate Scientists («Il grande errore del riscaldamento globale: come madre natura ha ingannato i migliori scienziati climatici del mondo»), Encounter Books, New York 2010, pagg. XII, XVI.

5 Cfr. T. Deweese, Agenda 21 & How to Stop It («Agenda 21 e come fermarla»), American Policy Center, Warrenton 2019, pag. 8.

6 Ibid., pagg. 10-11, 15.

7 Cfr. R. Koire, Behind the Green Mask: U.N. Agenda 21 («Dietro la maschera verde: l’Agenda 21 delle Nazioni Unite»), The Post Sustainability Institute Press, Santa Rosa 2011, pagg. 13, 36-37.

8 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pagg. 6-9.

9 Vedi P. Moore, «What They Haven’t Told You about Climate Change» («Quello che non ti hanno detto a riguardo dei cambiamenti climatici»)

https://www.youtube.com/watch?v=RkdbSxyXftc

https://www.youtube.com/watch?v=RZlICdawHRA

10 Cfr. T. Ball, op. cit., pag. 189.

11 Cfr. S. J. Crockford, The Polar Bear Catastrophe That Never Happened («La catastrofe degll’orso polare che non è mai accaduta»), The Global Warming Policy Foundation, 2019, pagg. 1, 4, 40, 134.

12 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pagg. 23-26. Vedi anche T. Heller, «Climate Change a Hoax»? («I cambiamenti climatici una bufala»?)

https://www.youtube.com/watch?v=UE6QxBaIEv8

«Restoring Trust in Australian Science – Part 2 Temperature Measurement Corruption, The Emperor’s New Climate» («Ristabilire la fiducia nella scienza australiana – Parte 2 Corruzione della misurazione della temperatura, Il nuovo clima dell’imperatore»),

https://www.youtube.com/watch?v=N7Vt2XnxetU&w=420&h=237

13 Vedi M. Morano, «15-Year-Old Environmental Activist Suing U.S. Government Over “Climate Change”» («Un ambientalista quindicenne fa causa al governo degli Stati Uniti per il “cambiamento climatico”»)

https://www.climatedepot.com/2014/04/03/another-prominent-scientist-dissents-fmr-nasa-scientist-dr-les-woodcock-laughs-at-global-warming-top-prof-declares-global-warming-is-nonsense/

https://www.youtube.com/watch?v=4JJ3yeiNjf4

14 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pag. 16.

15 Cfr. E. Freeland, Under an Ionized Sky: from Chemtrails to Space Fence Lockdown («Sotto un cielo ionizzato: dalle scie chimiche allo Space Fence Lockdown»), Feral House, Port Townsend 2018, pag. 28.

16 Cfr. R. W. Spencer, op. cit., pag. 124.

17 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pagg. 18-19.

18 Ibid., pag. 19.

19 Vedi «NASA: Global Wildfires Drop by 25% Since 2003 – Plus Study Finds Earth’s Tree Cover Increased by 7% Since 1982» (««NASA: gli incendi globali diminuiscono del 25% dal 2003 – Inoltre, uno studio rileva che la copertura degli alberi della Terra è aumentata del 7% dal 1982»)

https://www.climatedepot.com/2019/08/29/nasa-global-wildfires-drop-by-25-since-2003-plus-study-finds-earths-tree-cover-increased-by-7-since-1982/

20 Vai su https://video.search.yahoo.com

Poi cerca queste parole chiave: «Freeman Dyson on the Global Warming Hysteria, April 2015» («Freeman Dyson sull’isteria provocata dal riscaldamento globale, aprile 2015). Anche la sua affermazione sul pericolo di perdere il posto di lavoro se fai affermazioni non il linea con la narrazione ufficiale fatta dai media mainstream dovrebbe far riflettere sulla libertà di espressione nel nostro mondo occidentale sedicente democratico e inclusivo… (N.d.T.).

21 Cfr- M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change («La guida politicamente scorretta ai cambiamenti climatici»), Regnery Publishing, Washington D.C. 2018, pag. 27.

22 Cfr. G. Wrightstone, op. cit., pagg. 61-62.

23 Ibid., pagg. 62-63.

24 Cfr- M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change, pagg. 32-33.

25 Vedi P. Ridd, «Sacked for Speaking Out about Climate Change» («Licenziato per aver parlato dei cambiamenti climatici»)

https://www.youtube.com/watch?v=M7j75L38PlI)

26 Cfr. J. Hansen, Storms of my Grandchildren: The Truth about the Coming Climate Catastrophe and Our Last Chance to Save Humanity («Tempeste dei miei nipoti: la verità sull’imminente catastrofe climatica e la nostra ultima possibilità di salvare l’umanità»), Bloomsbury, New York, 2009, pagg. 250, 252.

27 Cfr. M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change, pag. 72.

28 Cfr. M. Hertsgaard, Hot: Living Through the Next Fifty Years on Earth («Caldo: vivere i prossimi cinquant’anni sulla Terra»), Houghton Mifflin Harcourt, New York 2011, pag. 292.

29 Cfr. W. H. Calvin, Global Fever: How to Treat Climate Change («Febbre globale: come curare i cambiamenti climatici»), The University of Chicago Press, Chicago 2008, pagg. 4, 239.

30 Cfr. G. Braasch, Earth under Fire: How Global Warming Is Changing the World («Terra infuocata: come il riscaldamento globale sta cambiando il mondo»), University of California Press, Los Angeles 2007, pagg. 213-214.

31 Vedi G. Durocher. «The Children’s Climate Crusade» («La crociata dei bambini per il clima»)

http://www.unz.com/gdurocher/the-childrens-climate-crusade/

32 Cfr. M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change, pagg. 225, 227-228.

33 Cfr. J. Bastardi, The Climate Chronicles: Inconvenient Revelations You Won’t Hear from Al Gore, and Others («Le cronache del clima: rivelazioni scomode che non sentirai mai dire da Al Gore e da altri»), Thunder Press, Relentless 2018, pag. 117.

34 Cfr. M. Morano, The Politically Incorrect Guide to Climate Change, pagg. 320-322.

Fonte: http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/mondialismo/pagine_mondialismo/il_falso_allarme_del_riscaldamento_globale.htm

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